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L’osservatorio sui diritti dei minori: “non festeggiamo alcunchè”

18 NOVEMBRE 2014 – “Come ogni anno, sin dalla propria costituzione datata 2001, l’Osservatorio sui Diritti dei Minori sceglie di non partecipare ad alcun festeggiamento per la giornata mondiale dell’Infanzia il 20 novembre”: è quanto dichiarano il presidente Antonio Marziale, ed il suo vice Antonino Napoli.

 

“Fermo restando che la Dichiarazione Onu è uno strumento davanti al quale ci inchiniamo – evidenziano Marziale e Napoli – non ce la sentiamo di celebrare alcunché fino a quando migliaia di bambini muoiono sotto le bombe, milioni muoiono di fame – anche in Italia – e altri milioni vengono sacrificati sull’altare della pedofilia e della pedopornografia”.

 

Marziale e Napoli chiariscono: “La celebrazione, d’altro canto, non è internazionale perché ricordiamo che gli Stati Uniti d’America non l’hanno mai ratificata, ne tantomeno l’ONU, che ha concepito la Dichiarazione, ha dato mai seguito agli intenti, basti pensare al mancato riconoscimento della pedofilia quale crimine contro l’umanità”.

 

“Per quanto riguarda il nostro Paese – concludono i massimi esponenti dell’Osservatorio – basti ravvisare empiricamente come e quanto le politiche per l’Infanzia siano assenti nei bilanci delle istituzioni ad ogni livello e non godono di alcuna priorità. Quanti ravvisano elementi per festeggiare si accomodino, noi no”.

18 NOVEMBRE 2014 – “Come ogni anno, sin dalla propria costituzione datata 2001, l’Osservatorio sui Diritti dei Minori sceglie di non partecipare ad alcun festeggiamento per la giornata mondiale dell’Infanzia il 20 novembre”: è quanto dichiarano il presidente Antonio Marziale, ed il suo vice Antonino Napoli.

 

“Fermo restando che la Dichiarazione Onu è uno strumento davanti al quale ci inchiniamo – evidenziano Marziale e Napoli – non ce la sentiamo di celebrare alcunché fino a quando migliaia di bambini muoiono sotto le bombe, milioni muoiono di fame – anche in Italia – e altri milioni vengono sacrificati sull’altare della pedofilia e della pedopornografia”.

 

Marziale e Napoli chiariscono: “La celebrazione, d’altro canto, non è internazionale perché ricordiamo che gli Stati Uniti d’America non l’hanno mai ratificata, ne tantomeno l’ONU, che ha concepito la Dichiarazione, ha dato mai seguito agli intenti, basti pensare al mancato riconoscimento della pedofilia quale crimine contro l’umanità”.

 

“Per quanto riguarda il nostro Paese – concludono i massimi esponenti dell’Osservatorio – basti ravvisare empiricamente come e quanto le politiche per l’Infanzia siano assenti nei bilanci delle istituzioni ad ogni livello e non godono di alcuna priorità. Quanti ravvisano elementi per festeggiare si accomodino, noi no”.