L’Ordine dei Medici a confronto sul paziente oncologico
Giornata di studio su valutazione medico-legale, previdenza ed assistenza dei malati di tumore
“Valutazione medico-legale del paziente oncologico in ambito previdenziale ed assistenziale” è stato questo il tema di una giornata di studio promossa presso l’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria con la segreteria scientifica curata da Giuseppe Siviglia, Coordinatore regionale medico – legale dell’Inps, e Antonino Zema, Coordinatore della commissione formazione e aggiornamento dell’ente ordinistico reggino.
“La valutazione dell’handicap del paziente oncologico – ha affermato Antonino Zema – significa anche valutare la qualità della vita del paziente colpito da tumore tenendo conto delle reazioni psicologiche e dei vissuti emozionali che spesso vengono sottovalutati”.
“In Calabria – ha tuonato Zema – serve un registro tumori proprio per questo ho invitato i medici di base a depositare presso l’Ordine dei Medici i dati in loro possesso relativi ai loro bacini di utenza”.
L’esigenza di un registro tumori è stata evidenziata anche da Giuseppe Zampogna, Vicepresidente dell’Ordine dei Medici che ha sottolineato come “il paziente oncologico ha bisogno di essere supportato sia da un punto di vista psicologico che pratico”.
“L’argomento odierno – ha chiosato Anna Maria Danaro, consigliere dell’Ordine e moderatrice della prima sessione – riveste una particolare importanza per le ricadute sociali che implica e per la complessità della valutazione medico – legale di questi malati”.
“Si tratta di una patologia – ha incalzato Giuseppe Siviglia – che ha un impatto drammatico sulla vita del paziente stravolgendolo sotto il profilo fisico, psicologico e lavorativo”.
Il Coordinatore regionale dell’Inps, poi, ha lanciato un allarme sull’incidenza di queste patologie nella popolazione poiché, sebbene sia assente un registro tumori, i dati in possesso dell’ente denotano uno scostamento rispetto alla media nazionale ed una tendenza all’aumento.
“La cosa più sconcertante – ha evidenziato Domenico Azzarello, oncologo dell’Azienda ospedaliera – è che il registro tumori c’era poco più di un decennio fa. Adesso i dati disponibili sono quelli frutto di una ricerca personale effettuata sulle prime visite del 2013 nella divisione in cui opero”.
Dalla statistica stilata emerge che il tumore più frequente, diagnosticato a Reggio, è quello del colon – retto seguito da mammella, polmone e prostata.
“Non c’è la cultura della multidisciplinarietà – ha aggiunto Azzarello – poiché ogni paziente dovrebbe avere una terapia individualizzata in virtù del fatto che oggi sono a disposizione dei nuovi farmaci biologici correlati alle caratteristiche geniche del tumore”.
“Le patologie neoplastiche – ha osservato Giuseppe Licordari, Responsabile Medico dell’Inps di Reggio Calabria – rappresentano la prima causa di invalidità in ambito assistenziale e la seconda in ambito previdenziale. La valutazione medico-legale del malato oncologico oggi risulta alquanto delicata e complessa. Non è più possibile parlare di cancro tout court, quale patologia grave e a prognosi sicuramente infausta, ma è opportuno parlare di patologia neoplastica, cercando, quanto più possibile, di differenziare tra le varie neoplasie. L’incompletezza delle conoscenze e la scarsa cultura specifica del valutatore comporta una disomogeneità di giudizio che si manifesta in tutti gli ambiti valutativi. Certamente in ambito di invalidità civile le tabelle in vigore, pur cercando di contemperare il danno funzionale con la valutazione prognostica non generica, sono inadeguate. E’ opportuno cercare di basare la valutazione su più parametri quali la sede, l’istotipo, la aggressività della terapia, le conseguenze della terapia chirurgia e farmacologica, le conseguenze psicologiche”.
“In ogni caso – ha concluso Licordari – considerando la rapida evoluzione delle conoscenze in quest’ambito è opportuno affrontare la valutazione del paziente oncologico, pur col rigorismo della dottrina medico-legale, con buon senso e umiltà”.
Francesco Antonio Papalia, Dirigente Medico Inps, occupandosi di “neoplasie e disabilità nella valutazione dell’handicap” ha spiegato la valenza delle legge 104/92.
“Questa legge – ha sottolineato Papalia – non prevede benefici economici ma ha un’importante funzione sociale in particolare per ciò che concerne il bambino neoplastico, molto spesso costretto a farsi curare in centri ultraspecialistici e lontani da casa”.
Maria Angela Polifrone, psiconcologa presso la Divisione di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera ha disquisito sul “supporto psicologico al malato oncologico in ambito territoriale” mentre Vincenzo Rindone, Dirigente Medico Inps, ha relazionato sulla “collocabilità al lavoro del paziente oncologico”.
La seconda sessione è stata moderata da Guido Sansotta, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp reggina e da Marco Tescione, consigliere dell’Ordine dei Medici nonché Dirigente medico di Anestesia e Terapia antalgica presso l’Azienda Ospedaliera reggina.
Reggio Calabria 05.10.2014
Ordine dei Medici della Provincia di Reggio Calabria