L’opera bronzea, “La Fortuna”,dell’artista Polistenese Giuseppe Renda restaurata e riportata al suo antico splendore.
Una intera comunità, quella di Polistena, ha voluto ritrovarsi nel cortile dello Storico Palazzo Avati per un evento veramente eccezionale: il restauro della donna che gira la ruota: La Fortuna.
Il grande artista nato a Polistena nel 1859 e morto a Napoli nel 1939,artista poliedrico e grande sculture conosciuto in tutta Europa, è stato omaggiato dalla sua città nell’occasione nella quale la sua opera monumentale in lega, è stata riportata all’antico splendore, dopo un restauro di oltre 9 mesi e che ha visto impegnati grandi artisti e storici dell’arte.
Il Dottor Silvio Laruffa, Presidente della Società “Il Marchese srl” proprietaria dell’opera, ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati impegnati in un lavoro di grande prestigio e grazie al quale La Fortuna è ritornata a risplendere e a diventare fruibile per i Cittadini di Polistena e d’intorni. “Oggi-ha proseguito Silvio Laruffa- dobbiamo ringraziare i familiari di Giuseppe Renda e la ex Banca Popolare di Polistena per aver fatto di tutto a non disperdere il patrimonio artistico del nostro illustre concittadino”. “Questa è arte e cultura”, ha affermato Piero Cullari, Presidente dell’Associazione Girolamo Marafioti, il quale ha letto un messaggio di ringraziamento della nipote di Renda, Gabriella Maiolo, per il restauro dell’opera dello zio. “Renda era un artista estroso e sempre sorridente-ha affermato la professoressa dell’Università Federico II di Napoli , Isabella Valente- conosciuto e stimato a Napoli, a Parigi e in tutta Europa.”
“La caratteristica di Giuseppe Renda-ha proseguito La Valente-era visibile nelle sue opere ed è “il movimento” e nella Fortuna troviamo questa donna bellissima che spinge la ruota della Fortuna”.
Enzo D’agostino, gallerista che vive a Londra, partito da Polistena nel 1980 ,ha testimoniato come Renda ha rappresentato un elemento di novità e di tendenza nell’arte del Novecento.
“La Fortuna è stata realizzata attraverso la combinazione di tanti elementi pesanti-ha affermato il Professore Pasquale Faenza , Conservatore Beni storici, ma quello che risalta è La creatività dell’artista a combinare questi elementi e leghe”.
La stessa Antonella Salatino storico dell’arte soprintendenza di Catanzaro, ha affermato che “ qui ci troviamo in presenza dei privati e della stessa Libera Università Pegaso, che si prendono cura delle opere d’arte mettendole a disposizione della collettività”.
“Siamo pronti a collaborare con le Istituzioni-ha sostenuto il Presidente della Società Il Marchese Laruffa-per sostenere il Restauro del Monumento ai Caduti ,”La Bellona” di Francesco Ierace, il quale è l’altro grande scultore Polistenese”.
Chiuse le luce, inondato il cortile del Palazzo Avati di una musica intensa , il pubblico in piedi per realizzare lo scatto migliore, il Dottore Laruffa fa scorrere il telone rosso che per mesi ha nascosto questa splendida scultura e “La Fortuna” riappare in tutta la sua bellezza.
Polistena 15 Luglio 2023 Aldo Polisena