Liberiamo la cittadinanza dall’oppressione e dall’abbandono
Il Comitato Ci Siamo Rotti continua a protestare per lo stato di degrado e abbandono delle strade provinciali del comprensorio pre-aspromontano che fa capo a Oppido Mamertina. Nel giorno in cui si celebra la liberazione dal nazi-fascismo, il Comitato ha affisso altri sette striscioni di protesta – che si aggiungono alla serie dei dodici già affissi – lungo la SP29, con l’intento di ricordare alle istituzioni che i cittadini della Piana di Gioia Tauro non sono inerti di fronte allo stato di abbandono delle strade provinciali. “La cittadinanza attiva – ha dichiarato il portavoce del movimento prof. Mariano Mazzullo “è vigile, presente, cosciente e orgogliosa dei propri diritti, non più disposta a elemosinare contentini e a quietarsi in seguito a promesse pre-elettorali e calcoli strategici, che sono lontani anni luce dai bisogni della popolazione.” Dopo quattro mesi dall’inoltro della petizione popolare con la richiesta di interventi urgenti le principali arterie di collegamento tra Oppido e la Piana di Gioia Tauro sono state oggetto di una pulizia grossolana e parziale, che non ha apportato un reale cambiamento dello status quo. Nonostante le proteste, sulle strade SP29, SP1, SP2 dir si continua a rischiare la vita, tra buche grandi come crateri, muri caduti e accantonati a lato della strada, spallette crollate e ponti pericolanti come quello che collega Terranova e Varapodio. In un giorno simbolico come il 25 aprile, il Comitato ha inteso ricordate alle istituzioni che i cittadini, pur non essendo più oggetto delle vessazioni nazi-fasciste, sono ancora oggi oppressi da altri mostri da combattere senza sosta: in primo luogo la fredda incompetenza della politica locale, che non si fa carico delle istanze dei cittadini, la tassazione altissima e illogica che affama la popolazione e non dà seguito a un decoroso intervento su strade e ospedali, ma soprattutto la negazione del diritto alla sicurezza e la salute, che passano entrambi attraverso la viabilità. Tra gli slogan lanciati dal comitato il 25 aprile i seguenti: “100.000 € per la SP29: verità o campagna elettorale?”, “Le competenze dei nostri politici: solo chiedere voti!”, “Città metropolitana delle buche”, “Inizio pulizia cunette: lavuri fatti ch’i pedi”, “Buche: così amministrate i nostri soldi?”.