A lezione di simulazione medica avanzata
Esperti a confronto in un simposio presso l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria
“Simulazione medica avanzata e sicurezza del paziente: un imperativo etico per i nuovi sistemi sanitari”: è stato questo il tema di un incontro promosso dalla Commissione inserimento professionale giovani medici presso l’Ordine dei Medici in collaborazione con il Centro di Simulazione avanzata e per la sicurezza del paziente del Policlinico Gemelli, con l’Università di Messina, il settore formazione e assistenza primaria dell’Asp di Reggio Calabria, l’Ente di formazione professionale e Laerdal.
Ad aprire i lavori è stato Bruno Porcino, tesoriere dell’Ordine dei Medici che ha denunciato la gogna mediatica a cui sono sottoposti i camici bianchi in questo particolare momento, “spesso sbattuti in prima pagina come il mostro di turno” ed ha rivendicato i risultati ottenuti dalla sanità calabrese in un frangente caratterizzato dal blocco delle assunzioni e dal piano di rientro”.
“Tra le attività della commissione – hanno spiegato gli organizzatori Giuseppe Ielo, Antonio Gullì e Marco Tescione – non potevamo trascurare un argomento che rappresenta il presente ed il futuro della formazione medica. Oggi, abbiamo portato in sala un simulatore del paziente in grado di riprodurre qualsiasi situazione clinica in un ambiente protetto. La formazione in simulazione avanzata rappresenta uno strumento indispensabile sia per il training curriculare dei professionisti sanitari sia per il mantenimento delle competenze degli operatori in attività”.
“Per la prima volta – ha sottolineato Alessandro Barelli, professore aggregato dell’Istituto di Anestesiologia e Rianimazione del Policlinico Gemelli – la simulazione entra nel mondo accademico con la realizzazione di un master. Peraltro, i vantaggi della simulazione sono molteplici andando dalla possibilità di riprodurre più volte svariati casi clinici sino alla sicurezza del paziente”.
Per Giovanni Calogero, Dirigente Medico Responsabile della formazione presso l’Asp reggina, “la simulazione avanzata in medicina è uno strumento straordinario ed efficiente per migliorare le qualità delle prestazioni sanitarie e ridurre la percentuale di errori”.
“E’ importante – ha proseguito Calogero – che le istituzioni, ai vari livelli, valorizzino le attività di formazione ed addestramento del personale sanitario, individuando e destinando adeguate risorse affinché anche presso le nostre aziende sanitarie si possano sostenere queste attività che, nel caso della nostra Asp, sono operative da circa 7 anni”.
Secondo Massimiliano Ferrara, Prorettore e professore di Matematica per l’economia presso il Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, “la formazione in campo sanitario raccoglie le sfide dell’evoluzione delle dinamiche europee e deve essere sempre più orientata a gestire dinamiche di gruppo ed a sviluppare la condivisione e l’integrazione dell’approccio”.
“La simulazione in chirurgia: sviluppo e formazione” è stato il tema della relazione curata, in videoconferenza dagli States, da Domenico Veneziano, coordinatore dei corsi di addestramento chirurgico per il programma europeo di educazione degli specializzandi urologi della Società Europea di Urologia. Domenico Veneziano, dopo aver rammentato l’utilizzo della metodica della simulazione in svariati settori, è passato ad analizzare le caratteristiche che deve possedere un simulatore sino a fornire diversi esempi pratici in campo chirurgico frutto di una diretta esperienza sul campo.
“Le istituzioni, ovvero territorio ed ospedale – ha evidenziato Italia Albanese, Responsabile della struttura di Terapia intensiva post operatoria dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria – si devono parlare di più e lavorare insieme per risolvere le emergenze. L’orografia della nostra provincia e la distribuzione sul territorio degli ospedali non ci aiutano nel nostro obiettivo; l’unico importante sostegno, ma non risolutivo, è giunto dalla realizzazione dell’elisoccorso”.
In conclusione, Epifanio Mondello, Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università di Messina, si è augurato che iniziative di questo genere possano ripetersi allargando la propria sfera d’azione anche ad altre discipline mediche, un concetto ripreso e ribadito anche dal Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano che ha auspicato l’introduzione della simulazione nelle scuole di medicina.
Assente giustificato, infine, Massimo Antonelli, Presidente della Società italiana di anestesia (Siaarti) nonché Primario di anestesia al Gemelli, il quale ha inviato un videomessaggio di saluto ai presenti.
Reggio Calabria 04.10.2014
Ufficio Stampa Ordine dei Medici di Reggio Calabria