La verità dell’Amministrazione Bellofiore sugli abusi edilizi riscontrati al circolo privato tennis gioia 74
Si registra dalle ultime dichiarazioni del rappresentante del circolo privato tennis Gioia 74 avvocato Francesco Sofia – che ha affermato: «Un’Amministrazione intellettualmente onesta non avrebbe mai avuto il coraggio di ostacolare questo percorso» – la crescente e preoccupante tendenza a non considerare illegali alcune azioni che violano le leggi.
Da chi ha avuto in concessione un’area comunale gratuitamente non ci saremmo mai aspettati un attacco nervoso e personale contro i Commissari Prefettizi Dott. Ruberto e Dott. Buda e contro l’ex Amministrazione Bellofiore colpevoli tutti di aver rispettato la legalità in una città difficile come Gioia Tauro.
E’ grave far credere che reati penali per i quali il Presidente del club privato avvocato Francesco Sofia ha ben due processi penali in corso per abusivismo edilizio perpetrato su suolo pubblico siano a suo dire “semplici migliorie non autorizzate” o “cavilli burocratici” sui quali si doveva soprassedere “per non ostacolargli il percorso”.
Ancora più grave che un’associazione sportiva che dovrebbe avere tra i principali compiti quello di insegnare ai giovani il rispetto delle regole e della legalità, per formare così dei cittadini migliori, faccia passare scientemente e pubblicamente il messaggio a nostro parere “deviato” che la legge non deve essere uguale per tutti ma c’è chi ne può essere al disopra , nel loro caso per ” meriti sportivi”.
Veramente rimaniamo allibiti di fronte a tanto.
Scorretto oltre ogni misura cercare di attribuire la colpa di tutto al sindaco e alla sua giunta, quando si tratta di reati perseguiti d’ufficio dai tecnici e vigili comunali e dall’autorità giudiziaria, che sono tenuti a farlo pena la commissione a loro volta di reati.
Tant’è che anche il Prefetto Ruberto e il suo vice Buda hanno ritenuto di dover continuare su questa strada di legalità, fornendo ulteriore prova provata di quanto infondata sia la tesi di “vendette personali”, unico appiglio di chi così cerca di distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità.
Inqualificabile il comportamento di chi come il Presidente avvocato Francesco Sofia nonostante più volte avvisato dai tecnici comunali di non commettere abusi edilizi su aree comunali ma di procedere presentando un regolare progetto – mai voluto presentare – (una volta addirittura fermato dopo aver realizzato degli scavi abusivi) decide ugualmente e con consapevolezza di procedere in violazione di legge, infischiandosene delle regole da rispettare ed altresì infischiandosene di tutto e tutti. Tant’è vero che successivamente alla scoperta degli abusi edilizi l’avv. Sofia ritenendo di essere ostacolato dichiarerà: << noi ( del circolo tennis gioia 74) abbiamo una missione soggetta a comandamenti superiori ed una gerarchia etica nella quale prevale la legge della nostra coscienza morale>> .
Irresponsabile l’uso improprio ed abusivo delle strutture in dotazione al circolo tennis, come la realizzazione di un ristorante adattato su un lastrico solare, autorizzato invece dal Comune al piano terra e in tutt’altra zona, mettendo così a repentaglio la vita dei fruitori, compresi i bambini, non potendo supportare il solaio simili carichi. Oppure cosa ancora più grave, la realizzazione di una tensostruttura senza la presentazione dei calcoli strutturali, certificazioni di impiantistica e quant’altro previsto dalla legge, dove ancora oggi giocano i bambini senza la necessaria agibilità e senza che probabilmente i genitori sappiano il rischio che i figli stanno correndo.
Stupisce poi la mancata presentazione dei bilanci al comune sin dal 2007, presentazione prevista espressamente dalla convenzione comunale a pena di decadenza, dalla lettura dei quali si scopriranno poi proventi per 140.000 euro annui circa (anche se in essi non vi è menzione alcuna delle entrate del ristorante abusivo posto sul solaio) mentre dal 2007 e fino al 2011 erano i cittadini tramite il comune a pagare l’acqua e la luce consumata dagli utenti del circolo privato.
E’ questa la società che vogliamo?E chi lo spiega al padre di famiglia che per necessità realizza un locale abusivo sul proprio terreno e viene poi perseguito e condannato che per lui bisogna applicare la legge ma se a farlo è qualcun altro e lo fa non a casa sua ma addirittura su suolo comunale questa legge non vale più? Nonostante quello che dice l’avv. Sofia, in maniera inopportuna a nostro avviso, noi siamo convinti che un’amministrazione onesta abbia per prima cosa l’obbligo di seguire e far rispettare la legge così come lo stesso obbligo deve avere ogni associazione e cittadino onesto.
L’intera ex Amministrazione Comunale
Renato Bellofiore già sindaco
Jacopo Rizzo già vice sindaco
Salvatore Leonardi già assessore
Salvatore Nardi già assessore
Monica Della Vedova già assessore
Luigi Longobucco già assessore
Antonio Iannì già assessore comunale
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