La collaborazione tra l’autorevole Museo di Reggio Calabria e l’ormai rinomato Concorso internazionale Madonnari esalta la credibilità acquisita da “Taurianova-Città d’Arte”
Il Patto di collaborazione tra il Museo nazionale della Magna Graecia di Reggio Calabria e il Concorso internazionale Madonnari-Città di Taurianova, oltre che inorgoglire noi taurianovesi per il prestigio che viene ulteriormente riconosciuto all’instancabile lavoro dell’associazione “Amici del Palco”, rappresenta un altro qualificante tratto di quel disegno politico e amministrativo che abbiamo lanciato diversi anni orsono con l’elevazione di Taurianova a “Città d’Arte”.
La sinergia sancita con l’incontro di sabato pomeriggio a Reggio Calabria, e per la quale mi sento di esprimere un plauso al direttore Malacrino e al presidente Carioti, trova una Taurianova pronta a misurarsi – non con improvvisazione, ma per scelte programmatiche precise – con una nuova sfida nella fase matura, e di nuova consapevolezza, di quella che ormai è diventata una tradizione materiale e immateriale giunta all’ottava edizione, riconosciuta per il suo valore straordinario nel Mezzogiorno d’Italia anche dagli organismi ministeriali, dagli enti sovracomunali, dall’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria e dalla Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.
Si tratta di una sfida sì culturale, ma anche istituzionale, perché in questi anni l’amministrazione comunale ha lavorato sodo – assieme a centinaia di volontari che hanno dimostrato un amore smisurato per la comunità – con continuità e anche quando stanchezza e sconforto rischiavano durante la pandemia di frustrare il Concorso, per rendere la città all’altezza di una proposta attrattiva che ha superato i confini regionali.
Il nome di Taurianova è indissolubilmente legato ormai al concetto di bello artistico di cui i maestri Madonnari provenienti da tutto il mondo – così come gli Infioratori che hanno animato le nostre strade nel mese di giugno – sono diventati ambasciatori della Calabria magnifica.
Quella che in gergo scientifico viene definita “arte effimera”, ovvero esposta al passaggio veloce del tempo e durevole solo quanto basta per essere ammirata, è diventata – ora anche grazie alla massima istituzione museale della Calabria – la migliore impronta culturale di un impegno che come giunta abbiamo assunto nel nome di quella “Taurianova Nuova” che stiamo costruendo in collaborazione con le associazioni, non solo attraverso l’apporto logistico ed economico alle loro iniziative, ma soprattutto offrendo il volto di una città credibile, di una città capace di credere in eventi che prevedono una macchina organizzativa notevole, di una città accogliente perché dall’accoglienza trae linfa per la sua rinnovata dimensione globale.
Taurianova