La Caritas Parrocchiale di Rizziconi vicino ai bisognosi
In questo tempo particolare e doloroso, “Io ti sono vicino” è stato il pensiero costante della Caritas Parrocchiale di Rizziconi e Drosi che, sotto le direttive del parroco don Nino Larocca, ha proceduto regolarmente la propria attività a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Attenti alla privacy e alla dignità delle persone, col solito fare sensibile e discreto, in questi giorni sospesi, gli operatori e i volontari, nel rispetto delle ordinanze, hanno continuato, a fornire aiuti concreti alle famiglie in difficoltà e a quanti, nell’emergenza sanitaria, vivono nel territorio situazioni di precarietà, come i tanti lavoratori extracomunitari.
In particolare, durante la Settimana Santa, si è fatto di tutto per garantire a queste famiglie e alle persone sole di trascorrere la festività pasquale nella “serenità” di una tavola imbandita al meglio con: carne, uova, pasta e perfino i tradizionali dolci pasquali.
Oltre ai consueti punti di riferimento (la sede o la parrocchia), i generi sono stati forniti nelle forme più dirette grazie all’impegno dei “Volontari della Carità” che, in una specie di rotazione continua, hanno provveduto alla distribuzione degli aiuti tutti i giorni-H24.
In questo “lavoro di squadra”, solidarietà e organizzazione si sono amalgamati in quel patrimonio di generosità, sempre presente nella comunità locale e che ha visto i rizziconesi ancora una volta pronti e altruisti nella quantità e qualità delle loro offerte tramite la loro incondizionata e puntuale fiducia nella Caritas Parrocchiale.
I tanti contributi diretti e le generose offerte di denaro da parte di privati, sono stati riversati in buoni e pacchi-famiglia e utilizzati nell’acquisto di generi di prima necessità per le scorte e nell’assolvimento di spese a favore delle famiglie stesse.
Don Nino Larocca con grande soddisfazione dichiara:”Un sentito ringraziamento va ai commercianti e a tutti i privati che continuano a donare direttamente tramite i carrelli alimentari e quant’altro (generi alimentari, pasti già preparati o beni necessari alla preparazione), nonché a tutti i volontari che ogni giorno si rendono disponibili.
La raccolta non si ferma ed è sempre possibile offrire qualcosa contattando la Parrocchia, oppure i canali di fiducia e riservatezza già noti. Tendere una mano, mettersi a disposizione, fare una piccola offerta, sono alcuni modi per essere solidali in questo periodo complicato”.
E’ questo l’appello al buon cuore delle persone affinché ognuno possa contribuire e metterci “del suo” anche rimanendo a casa propria.
Caterina Sorbara