La Candidata a Sindaco Russo presenta la sua “Ginestra in musica”
Ha presentato i candidati a consigliere della piattaforma civica “La Ginestra” che sostiene la sua corsa verso palazzo Sant’Ippolito tra le note dell’Orchestra di fiati di Laureana, diretta dal M° Maurizio Managò, l’aspirante sindaco Mariarosaria Russo con un evento, svoltosi all’interno dei locali de “Le Cisterne”, in via Roma, che è servito soprattutto ad esporre riflessioni e proposte da inserire all’interno del suo programma. Russo ha chiamato all’appello un primo gruppo di 64 nomi, architetti, docenti, direttori di banca, laureandi, imprenditori, videomaker, fioristi, ingegneri, collaboratori scolastici, casalinghe, studenti, commercianti, liberi professionisti, che andranno a comporre quattro-cinque liste per la cui convalida si stanno già raccogliendo le firme. “Ritengo – ha esordito – che siano delle note musicali sul pentagramma della vita che, se suonate ed armonizzate insieme potrebbero costituire il preludio di un’emozionante sinfonia che cambierà la storia di questa città”. Presenti, tra gli altri, in una sala stracolma, anche l’attuale sindaco, Aldo Alessio e Mario Bruno Belsito, della Rete nazionale antimafia di Brescia, con il quale la preside Russo ha istituito il premio Valarioti-Impastato. Tra un brano e l’altro, esecuzioni arricchite dalle performance dei giovani musicisti Valentina Carbone, Caterina Scordo e Simone Calabrò, Mariarosaria Russo si è soffermata sui punti salienti della sua proposta partendo dall’ “agorà”: “sarà una nostra priorità – ha rimarcato – avviare una nuova stagione di eventi culturali con la finalità precipua di valorizzare gli spazi pubblici e favorire incontri culturali e socialitrasformando le piazze in luoghi vivaci ed accoglienti capaci di riflettere valori di comunità e cultura. La città ha necessità di riappropriarsi del senso di comunità declinando il “noi” e abbattendo qualunque forma di individualismo”. Per poi aggiungere: “coltiviamo il sogno di proteggere la nostra città dalle brutture: sarà nostro obiettivo promuovere il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, archeologico, architettonico e paesaggistico, attraverso iniziative mirate a preservare l’unicità e la bellezza del territorio”. Menzione particolare è stata riservata al giovane candidato Giuseppe Ranieri, dottore in relazioni internazionali, laureato con 110 e lode, che si sta preparando per il dottorato di ricerca, “un ragazzo dalla faccia pulita – ha spiegato Russo – che si è avvicinato a noi autonomamente credendo in una rivoluzione culturale che diventerà gioco forza sociale e delle coscienze. Dobbiamo fare di tutto per arginare la fuga dei cervelli”. Sabato pomeriggio prevista un’altra iniziativa de “La Ginestra”, sempre alle Cisterne su “giovani e imprenditoria”, con la presenza di Alfredo Cestari, ideatore del “Progetto Sud Polo magnetico” e altri imprenditori, per proporre idee innovative finalizzate al rilancio dell’imprenditoria locale. La candidata Russo ha affrontato anche le grandi tematiche che interessano la città, tra tutte la questione ambientale, le opere pubbliche e la criminalità organizzata. “Abbiamo deciso che saranno implementate piattaforme e canali che possano facilitare la partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni comunali – ha sottolineato la preside – proponendo un processo decisionale democratico sulle opere definite strategiche come il rigassificatore verso la cui realizzazione manteniamo una posizione contraria. Non assumeremo alcuna decisione senza aver interpellato i cittadini in assemblea pubblica e, anche nel caso le opere strategiche fossero calate dall’alto attraverso decreti attuativi, allora le condizioni le detterà il sindaco di Gioia Tauro: batteremo i pugni sui tavoli che contano chiedendo in primis che la sede fiscale sia a Gioia e non altrove”. Per quanto riguarda le opere pubbliche progettate con i fondi del Pnrr Russo ha chiarito: “chiederemo di essere affiancati da una cabina di regia coordinata dalla Prefettura e dalla Questura con la presenza di tutte le forze dell’ordine e della magistratura in modo che ci sia una supervisione sui grandi appalti”. Le conclusioni sull’aspetto legalitario: “sappiamo – ha affermato – che la Piana è invasa dalla forza pervasiva della ‘ndrangheta ma dobbiamo dire che esistono anche le competenze, la lealtà, correttezza, professionalità e la gente perbene. Noi non abbiamo né padrini né padroni”.