La Calabria che risorge…. approvato il manifesto
Parte da Rosarno il progetto “La Calabria che risorge …” che ha visto approvato all’unanimità il manifesto d’intenti nato dalla due giorni di iniziative tenutesi nel mese di febbraio in Roma. Recita questo:
“La Calabria ha bisogno di una squadra composta da esperti che possa costruire un nuovo modello di sviluppo e di crescita, ancorandolo alle peculiarità del territorio ed alle risorse esistenti, e sfruttando quelle che sono le antiche tradizioni culturali, storiche, archeologiche, gastronomiche, ambientali, umane. Una riscoperta dell’insigne passato per poter vivere il presente e costruire il futuro. Nulla di eccezionale, ma la consapevolezza che solo chi vive ed ama la propria terra potrà realizzare il sogno “Calabria”. Un percorso che dovrà ridisegnare i territori proponendo un grande “piano regolatore” che possa prevedere le aree da intensificare, senza stravolgerle, seguendo la propria destinazione naturale. Un modo nuovo per assecondare una regione che ha avuto pochi stravolgimenti da parte dell’uomo e che, ancora, può vantarsi di avere risorse naturalistiche e storiche che in poche altre regioni esistono. Quindi, un progetto che parta dalla vocazione delle proprie zone per costruire una grande città nuova e sostenibile. È inutile ripetere che la nostra terra ha tutto! Bisogna solo organizzarla e farla diventare appetibile seguendo le sole direttive che la possono valorizzare e non stravolgere: agricoltura, beni culturali, gastronomia, turismo. Su questi indirizzi è possibile costruire la nuova “Calabria””.
Per portare avanti un progetto del genere è indispensabile -afferma Giacomo Saccomanno coordinatore ed ispiratore dell’iniziativa-, prima di tutto, non avere interessi diretti sulla crescita: questi potrebbero deviare il corretto ed obiettivo corso dell’indagine e della previsione ideale della progettazione. È fondamentale che vi sia una squadra coesa, esperta e con sinceri sentimenti di affetto verso questa terra piena di contraddizioni, aspra, ma bellissima.
Lì, 01 aprile 2020.
Giacomo Francesco Saccomanno