Insieme per Rosarno, scrive a tutte le autorita’ denunciando l’abbandono in cui versano alcune famiglie bisognose
Al Signor Presidente della Repubblica ROMA
Al Signor Presidente del Consiglio ROMA
Al Signor Ministro degli Interni ROMA
Al Signor Ministro del Lavoro ROMA
Ai signori Responsabili dei Partiti PD, 5Stelle, Area Popolare, Sinistra Italiana,
Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Scelta Civica, ROMA
Al Signor Prefetto della Provincia di REGGIO CALABRIA
Al Signor Questore della Provincia di REGGIO CALABRIA
Al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di PALMI
Al Signor Comandante Provinciale dei Carabinieri REGGIO CALABRIA
Al Signor Comandante Provinciale della Guardia di Finanza REGGIO CALABRIA
Al Signor Comandante della Tenenza dei Carabinieri di ROSARNO
Al Signor Sindaco del Comune di ROSARNO
OGGETTO: Occupazione dei moduli abitativi siti sulla strada Provinciale Rosarno-Laureana di Borrello da parte di famiglie bisognose e disperate. Trasmissione via pec.
AUTORITA’,
riteniamo di dovervi informare sulla sempre maggiore disperazione delle famiglie di Rosarno che non hanno alcun lavoro, nessuna abitazione e che spesso si trovano anche a dover fronteggiare serie questioni di salute.
La crisi evidente dell’agricoltura, la mancanza di sviluppo dell’area portuale, la chiusura di quasi tutte le aziende site nell’area industriale di Gioia Tauro, la mancanza di iniziative di qualsiasi genere, hanno messo in ginocchio l’intero territorio. Intere famiglie vivono con la pensione dei nonni o dei vecchi genitori e una generazione di giovani che non possono nemmeno avere la possibilità di sposarsi ed avere figli. E quelli che lo hanno fatto ora non sanno come poter sfamare moglie e figli.
In una situazione del genere è chiaro che molte persone possono diventare facile preda della ‘ndrangheta che offre possibilità diverse e che consente facili arricchimenti e un vivere senza problemi economici.
Le Forze dell’Ordine e la Magistratura stanno operando con grandissimo impegno e con risultati eccellenti e stupefacenti, ma se non si da, specialmente ai giovani, la possibilità di lavorare nella legalità, si rischia di perdere la “guerra” iniziata dalle Istituzioni proficuamente e con coraggio da molti anni.
Oggi a Rosarno e nell’intera Piana non si trova un posto di lavoro nemmeno a pagarlo a peso d’oro! Vi è una disperazione ed una povertà profonda, oltre che una tensione pesantissima allorquando un padre di famiglia non riesce a sfamare i propri figli e tornando a casa non sa cosi dire.
In questa devastante disperazione diverse famiglie di Rosarno da qualche giorno hanno occupato un centro per migranti, costruito da diversi anni, completamente abbandonato, per poter avere un tetto dove dormire. È stata una occupazione pacifica di un bene abbandonato e devastato da saccheggi e furti di ogni genere (porte, finestre, condizionatori, pannelli solari, arredi, impianto elettrico ecc.). L’erba ed i rovi coprivano quasi i fabbricati esistenti! Un’azione disperata di chi si è rivolto a tutti gli organi preposti per avere un lavoro o un sostegno, senza, però, ricevere alcuna risposta e che, invece di dormire in macchina o in promiscuità, ha cercato di dare una stanza ai propri figli.
Gli esponenti Consiglieri Comunali di Minoranza, pur ritenendo non corretta l’occupazione, stanno sostenendo la causa di queste famiglie disperate sia per evidente spirito umanitario e solidale, specialmente nei confronti di tanti bambini che hanno il diritto di poter vivere una vita normale, che per denunciare con forza la illegalità, certamente molto più grave, di oltre 1,5 milioni di euro buttati a mare.
Per la costruzione dei suddetti moduli si sono spesi importanti fondi pubblici ed ora il suddetto bene è abbandonato da almeno due anni e totalmente devastato.
Qual è la condotta più grave: quella di una famiglia di disperati che tenta di trovare un tetto ai propri figli o quella di soggetti, con regolare retribuzione e/o indennità, che non svolgono il proprio lavoro, per il quale sono pagati profumatamente, diligentemente e nel rispetto della legge?
Certamente, è molto più grave che, in un momento di pesante crisi economia e sociale, vengono realizzate delle opere pubbliche, per sopperire a tali bisogni primari, che poi, però, si abbandonano e si lasciano liberamente saccheggiare da vandali e ladri. Un fatto gravissimo sia sotto l’aspetto morale che legale.
Specialmente se il terreno è stato confiscato alla ‘ndrangheta e non si riesce così ad utilizzare. Un messaggio gravissimo che potrebbe anche nascondere quelle collusioni tra criminalità organizzata e soggetti politici e della cosiddetta società civile che spesso sono emerse nelle ultime indagini della DDA di Reggio Calabria. Un bene confiscato alla ‘ndrangheta e non utilizzato è una sconfitta per lo Stato.
Ed, allora, Autorità tutte, con la presente si porta a conoscenza delle SV.Ill.me di quanto sopra accaduto e si chiede un intervento sia umanitario nei confronti di chi soffre ed ha tanto bisogno che di rispetto delle regole e di ripristino della legalità, avendo principalmente lo sguardo a soldi pubblici spesi per un bene che, poi, è stato abbandonato e saccheggiato, tanto da non renderlo più utilizzabile.
In tali condizioni appare più corretto ed equo sostenere, anche temporaneamente, le famiglie rosarnesi disgraziate ed alla fame facendo utilizzare tali locali, piuttosto che lasciarli nella incuria e rischiando, anche, di perderli totalmente.
Questa minoranza lotterà fino in fondo a che venga accertata, prima di tutto, la verità sulle eventuali responsabilità di chi ha consentito il saccheggio più assoluto di tale opera pubblica e sulla possibile collusione con la criminalità organizzata, e, nel contempo, cercherà di trovare delle soluzioni legali affinchè chi ha miseramente bisogno possa essere aiutato e sostenuto, con spirito di solidarietà ed umanità vera.
In considerazione di quanto sopra precisato, si invitano le SS.VV. Ill.me a visitare tale struttura, denominata e battezzata ora come “Villaggio Italia”, per accertare come stiano effettivamente le cose e, nel contempo, assumere tutte quelle iniziative necessarie per trovare una soluzione sia per le famiglie interessate all’occupazione e sia, maggiormente, a tutte quelle altre, migliaia, che hanno impellenza a trovare un lavoro e delle condizioni di vita dignitose e normali.
Ed, ancora, un’ultima riflessione: Rosarno e il territorio circostante sono invasi da migliaia di migranti che hanno occupato case, terreni e quant’altro possibile per necessità e nessuno interviene, pur potendo essere un pesante pericolo per la salute dei cittadini e per l’ordine pubblico. Anzi si costruiscono tende ed altro e si riconoscono diarie, spendendo milioni di euro pubblici. Nel caso segnalato, dopo anni di non utilizzo e di estremo abbandono,di una struttura pubblica costata oltre 1,5 milioni di euro e costruita su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta, ancora non consegnata e, quindi, in custodia, molto probabilmente, della impresa privata, si rischia che un’azione di famiglie disperate possa diventare un abuso con un evidente condotta diversa delle Istituzioni, che tollera e sostiene, invece, clandestini e soggetti che, disperati nella stessa maniera, hanno occupato manufatti e terreni.
Nella speranza che la presente possa avere delle risposte concrete ed umane, si porgono ossequiosi saluti.
Lì, 23.10.2016.