Incidente a Mileto, morti 4 giovani di Gioia Tauro
Quattro persone sono morte in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Mileto.Un’automobile con a bordo quattro persone, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrata con un tir.
Tra le vittime, pare ci siano due ventiduenni. Sono di Gioia Tauro, così come della stessa città sarebbero le altre due vittime per le quali si sta ancora procedento all’indentificazione.
L’incidente è avvenuto all’altezza di una galleria in direzione Reggio Calabria. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, gli agenti della polizia stradale di Vibo Valentia ed il personale dell’Anas. Straziante la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori.
LA DINAMICA – Le vittime, tutte ventenni residenti a Gioia Tauro, viaggiavano a bordo di una Fiat 500L che, per cause ancora in corso d’accertamento, è andata a schiantarsi contro lo spigolo di cemento in ingresso della Galleria, all’altezza dello svincolo di Mileto, in carreggiata sud. Pare che l’autovettura, prima dell’impatto, sia uscita fuori strada, strisciando sul muretto di contenimento laterale.
L’impatto sarebbe stato così violento, a tal punto da squarciare in due il mezzo. I quattro occupanti sarebbero stati sbalzati fuori dall’abitacolo piombando rovinosamente sull’asfalto, all’interno della galleria, a diversi metri dall’imbocco della stessa.
Non è ancora chiaro, nella dinamica dell’incidente, il ruolo del Tir che avrebbe comunque subito un danno alla carrozzeria, fermatosi subito dopo la galleria, in una piazzola di sosta. Non è escluso abbia urtato contro la carcassa della 500L, posizionatasi di traverso lungo la carreggiata.
Un secondo camion ha, invece, frenato giusto in tempo, non appena l’autista si è accorto della presenza dell’ostacolo.
I NOMI DELLE VITTIME – Marzio Canerossi (22 anni) che si trovava alla guida, Fortunato Calderazzo (22 anni), Giuseppe Speranza (24 anni) e Francesco Carrozza (22 anni), tutti e quattro residenti a Gioia Tauro.
