Il vescovo Giuseppe a Varapodio in segno di sostegno e vicinanza «Sono venuto a raccogliere fiducia e a dare speranza»
La comunità di Varapodio, in seguito all’aggressione subita dal parroco don Giovanni Rigoli lunedì scorso, evento che ha suscitato dolore e preoccupazione in tutta la diocesi, si è riunita numerosa nella chiesa parrocchiale di San Nicola per la Santa Messa domenicale, presieduta dal vescovo della diocesi di Oppido – Palmi, mons. Giuseppe Alberti.
Durante l’omelia, il vescovo ha motivato la sua presenza come segno di vicinanza e sostegno non solo al parroco don Giovanni, ma a tutta la comunità: «Sono venuto a raccogliere fiducia e a dare speranza», ha detto il presule.
Riferendosi all’episodio dei giorni scorsi, il vescovo ha ricordato l’importanza della concordia e dell’unità, frutto di un ascolto sincero e di una reciproca disponibilità al dialogo. Commentando il messaggio evangelico proposto per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, il vescovo ha detto: «Il Signore ci chiama ad essere Samaritani, amare Dio, amando il prossimo. Sento che la nostra comunità di Varapodio è chiamata ad essere una Chiesa samaritana, attenta all’altro, soprattutto nella necessità, senza seguire il percorso dei propri interessi personali».
Al momento dello scambio della pace, il vescovo ha invitato ad omettere la stretta di mano nel momento liturgico per realizzare la vera pace nella vita quotidiana: «L’atto di pace che normalmente condividiamo qui durante la Messa, vorrei invitarvi a viverlo nel corso della settimana, porgendo la mano in segno di amore e riconciliazione, perché la verità di ciò che celebriamo qui, lo esprimiamo nella concretezza di ogni giorno».
Al termine della Messa, il vescovo Giuseppe Alberti si è intrattenuto per uno scambio di saluti e ha incontrato il Consiglio Pastorale e il Consiglio di Affari economici, rappresentativi di tutta la comunità per rafforzare il senso di unità e di collaborazione all’interno delle parrocchie.
La Diocesi continua a pregare per la ripresa del parroco don Giovanni Rigoli e per la pacificazione di tutto il territorio di Varapodio.