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Il trionfo della varia di Palmi : un evento di risonanza internazionale con gli Mbuttaturi, cuore vivo e pulsante della festa

La Varia di Palmi, svoltasi domenica scorsa, ha ottenuto un successo straordinario, confermandosi come una delle celebrazioni più rilevanti della Calabria e dell’intera Italia. L’evento, che ha richiamato una folla imponente di spettatori provenienti non solo dalla regione, ma da tutta la penisola, rappresenta un momento centrale della tradizione culturale calabrese. Dal 2013, infatti, la Varia è inserita nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, riconosciuta dall’UNESCO per il suo valore storico e simbolico.Tradizionalmente, la Varia si svolgeva a cadenza pluriennale, ma quest’anno, in via eccezionale, si è tenuta per il secondo anno consecutivo, proseguendo il successo dell’edizione precedente. Per la prima volta, la manifestazione è stata trasmessa in diretta su Canale 10, ma ciò non ha minimamente ridotto la partecipazione fisica del pubblico, che è stata a dir poco straordinaria.Tra i protagonisti dell’evento, oltre alla rappresentazione della Madonna, incarnata quest’anno da Sara Surace, e delle figure sacre come il Padreterno interpretato da Antonio Gangemi, gli Apostoli e gli Angeli, spicca il ruolo fondamentale degli “Mbuttaturi”. Questi ultimi, organizzati in cinque corporazioni, sono il vero cuore pulsante della Varia. La loro energia, determinazione ed entusiasmo sono qualcosa di indescrivibile, al punto da far immaginare l’effetto travolgente che avrebbero se, con la stessa passione, sostenessero la squadra della loro città in uno stadio. Il loro spirito è impressionante e, forse, nemmeno loro sono pienamente consapevoli del valore immenso che apportano a questa manifestazione. Un sentito elogio va a tutti loro per l’impegno e la dedizione che mettono in gioco ogni anno.La Varia, che coinvolge un numero considerevole di persone per la sua organizzazione, ha dimostrato, con l’edizione di quest’anno, il suo potenziale di attrazione, anche a distanza di un solo anno dall’ultima celebrazione. Di fronte a tale successo, sorge spontanea una riflessione: sarebbe opportuno trasformare la Varia in un evento annuale, seguendo l’esempio di altre celebrazioni simili come la Macchina di Santa Rosa a Viterbo, la Festa dei Gigli a Nola e la Discesa dei Candelieri a Sassari? Oppure mantenere la sua tradizione di cadenza pluriennale?È un interrogativo importante che la macchina organizzativa di Palmi dovrà affrontare per il futuro, considerando il grande entusiasmo e la partecipazione che questa festa suscita in ogni edizione. La risposta potrebbe influenzare profondamente il destino di una delle manifestazioni più emblematiche del patrimonio culturale italiano.

Clemente Corvo