Il tema del fine vita al convegno organizzato dall’associazione Virtus di Palmi.*
Sabato mattina, 16 dicembre, si è tenuto a Palmi, presso la sala meeting del Grand Hotel Stella
Maris, il convegno organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “VIRTUS” E.T.S. di
Palmi, accreditato e patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Palmi.
L’evento, intitolato “Il fine vita tra scienza, bioetica e diritto”, ha affrontato diversi profili
attinenti la complessa e delicata questione del fine vita, con particolare riguardo alle figure del
suicidio medicalmente assistito e dell’eutanasia. Dopo il saluto di benvenuto del presidente
dell’associazione, Avv. Albanese Michele Salvatore, ha preso la parola il Sen. Nicola Irto, il
quale, nel corso del suo saluto istituzionale, ha sottolineato la responsabilità, la centralità e
quindi il ruolo fondamentale del Parlamento nell’emanazione di una legge che colmi
l’inaccettabile vuoto normativo. Prima dell’intervento dei relatori è stato proiettato un video che
ha ripercorso la vicenda di Fabiano Antoniani, detto Dj Fabo, costretto a recarsi in Svizzera per
la pratica del suicidio medicalmente assistito. Da tale vicenda è scaturito il famoso processo
penale a carico di Marco Cappato che ha poi condotto alla famosa pronuncia della corte
costituzionale (n. 242/2019) che ha dichiarato parzialmente incostituzionale l’art. 580 del codice
penale, aprendo uno scenario di legalità sulla pratica del suicidio medicalmente assistito.È poi
seguito l’intervento dei relatori: il magistrato Dott. Antonio Salvati che ha puntualmente
affrontato le diverse criticità, giuridiche e sociali, legate al tema del fine vita. L’ Avv. Claudia
Cannizzaro con una relazione di diritto comparato sulla disciplina del fine vita negli ordinamenti
giuridici stranieri. Di seguito è intervenuta il notaio Dott.ssa Maria Teresa Frisina che ha
dettagliatamente illustrato la disciplina dalla Legge 22 dicembre 2017 , n. 219, afferente le
“norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” ovvero delle
c.d. DAT. Ha concluso i lavori la Prof.ssa Isabella Aquila dell’Università Magna Graecia di
Catanzaro, con un articolato intervento incentrato su diversi aspetti medico legali e sulle criticità
talvolta rinvenibili in ordine alla formazione del consenso del paziente.
Il convegno si è concluso con il comune auspicio che il Parlamento intervenga prima possibile
per disciplinare compiutamente una tematica così fondamentale, per la quale non è più
accettabile tale aberrante vuoto normativo.