Il Piria di Rosarno aderisce al progetto “a’ndrangheta: progettare una città senza crimine” promosso dalla Questura di Reggio Calabria
Si è svolto presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “ R. Piria” di Rosarno, il primo incontro relativo al progetto “a’ndrangheta: progettare una città senza crimine” promosso dalla Questura di Reggio Calabria, con il tutor assegnato dalla Questura di Reggio Calabria, il commissario Matrella che ha incontrato il dirigente Scolastico Mariarosaria Russo, le professoresse Corso e Contartese referenti del progetto e gli studenti impegnati nell’ideazione ed elaborazione progettuale Andrea Cannatà, Lorenza Italiano, Angelo Sorrentino e Alfiere Corrao della classe IV D del liceo Scientifico.
Già lo scorso mese di settembre il team del Piria ha preso parte al momento di presentazione ufficiale del progetto nell’Aula Magna “Quistelli” della Facoltà di Giurisprudenza, Università Mediterranea di Reggio Calabria, alla presenza del Questore Maurizio Vallone e di autorità e responsabili dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa dal carattere innovativo ha l’obiettivo di diffondere e rafforzare la cultura della legalità tra gli studenti degli Istituti Scolastici di secondo grado della provincia di Reggio Calabria aderenti al progetto in un percorso biennale, rivolto alle quarte classi, per indirizzare i ragazzi verso l’ideazione di un mondo senza criminalità, soprattutto nella nostra Calabria dove i giovani potrebbero costruire un futuro più sano e più vero.
Con la presenza di un tutor per ogni Istituto, la Polizia di Stato starà accanto ai giovani con una metodologia innovativa basata anche sull’uso corretto dei social ,“Facebook e Instagram”, mediante i quali i ragazzi potranno esprimersi pubblicando commenti, attività e lavori.
Gli incontri tematici riguarderanno: bullismo, violenza di genere, criminalità organizzata, droga, alcool, ludopatia, sicurezza stradale e coesione tra diversi.
La Preside ricorda l’attività ultradecennale nell’ambito dei percorsi di legalità realizzati grazie ad una task force pedagogica costituita da magistrati,operatori di giustizia,professionisti,docenti universitari che in questi anni hanno contribuito a formare cittadini consapevoli allontanandoli dal fascino sinuoso dei facili guadagni senza sudore ed indirizzandoli verso scelte responsabili finalizzate alla costruzione di coscienze e di un futuro all’insegna della giustizia e del libero pensiero.