Il nuovo corso dell’Omifer passa dal pitagorico Francesco Corrado
Non poteva che essere il miglior realizzatore di una delle squadre top five dell’ultima classifica di girone il primo colpo di mercato dell’Omifer Palmi, società che sta lavorando sodo per concretizzare le grandi ambizioni di un’intera città. Non poteva che essere un calabrese, il primo crotonese a salire sull’Olimpo della Superlega, ad accettare la suggestiva sfida di portare più in alto possibile una compagine della propria regione. Non poteva che essere un ragazzone, alto 198 cm, cresciuto a pane e pallavolo, il rinforzo che apre le danze del mercato azzurro-oro. E, allora, eccolo sbarcato tra le calette della Costa Viola il titano Francesco Corrado, mister 456 punti, lo scorso anno, con la Maury’s Com Cavi Tuscania, e lo sanno bene i molti del “PalaSurace” che lo hanno ammirato da vicino lo scorso anno. Classe 1997, il forte schiacciatore pitagorico inizia a giocare a pallavolo all’età di soli 10 anni. Esordisce con la Provolley Crotone per poi passare alla Tonno Callipo a sedici, dove viene impiegato nella formazione di B2. Nel 2015 arriva la convocazione nella nazionale italiana Under19 mentre nel 2016 in quella Under20. Sempre nel 2016, viene inserito nel roster di Serie A2 e lo stesso anno vince la coppa Italia. Per i due anni successivi gioca in Superlega, sempre con la maglia della Tonno Callipo. La lunga carriera di Corrado, nonostante la giovane età, si arricchisce con le esperienze in Serie A2, con Catania prima e Lagonegro poi. Infine, il ritorno alla base, con l’ultima stagione disputata in A1 ancora a Vibo Valentia, l’anno del quinto posto e dei play-off scudetto. Nel 2021-22 la scelta di sposare il progetto dell’Aurispa Libellula Lecce, in A3, e lo scorso anno a difesa dei colori del Tuscania (A3). Adesso Corrado è un nuovo giocatore della gloriosa “Franco Tigsano”. “Cosa mi ha spinto a scegliere la proposta dell’Omifer? Intanto – evidenzia l’atleta crotonese – il grande entusiasmo, che mi ha praticamente travolto, da parte dell’allenatore, da parte del direttore tecnico e del presidente. Devo dire che siamo sempre stati vicini in quasi tutte le sessioni del mercato, da tre anni a questa parte, -rivela Corrado – e ho sempre percepito un grande entusiasmo, soprattutto da parte del presidente che, quest’anno, mi ha portato ad accettare la proposta. In primis, perché è un progetto importante fatto di una squadra, a mio avviso, molto forte e poi, da calabrese, è anche un motivo di orgoglio per me tornare in una città della mia regione e provare a fare qualcosa di importante: ne sarei felicissimo. Senza sbilanciarmi troppo, anche per una questione di scaramanzia, – aggiunge – dalla prossima stagione mi aspetto veramente grandi cose, ma dovremo essere bravi, dovremo lavorare ogni giorno in palestra perché alla fine le squadre non possono essere fatte solamente di nomi: poi c’è bisogno di giocare a pallavolo e di giocare anche bene. Quindi dovremo lavorare duro; conosco quasi tutti i ragazzi che andranno a comporre la squadra e so che sono tutti quanti dei professionisti seri e, dunque, mi aspetto grandi cose. Che dire poi, di coach Gianco D’Amico? Non ho ancora avuto la possibilità di lavorare con lui – continua Corrado – però so che è un tecnico molto preparato e sicuramente la persona adatta per la squadra che sarà a Palmi; so che è un gran lavoratore e comunque ha tanta carriera anche in categorie superiori: sono molto curioso di vederlo all’opera”. Il nuovo acquisto dell’OmiFer non può che concludere con un pensiero rivolto ai tifosi palmesi: “l’anno scorso – ricorda – sono venuto a giocare a Palmi con Tuscania e non è stato per niente facile: ecco, vorrei che quell’atmosfera si ricreasse anche nella prossima stagione se non anche di più perché, alla fine, avere un palazzetto, un calore del genere è importante e sull’aspetto psicologico della squadra avversaria pesa molto, quindi, l’invito che rivolgo ai tifosi è quello di venire al palazzetto tutte le partite, di sostenerci, di tifare, urlare e credere in noi perché possiamo fare grandi cose però solamente se siamo tutti insieme”.