Il nostro primo maggio a Pozzallo, a Laino Castello e a Reggio: Diritti umani, infrastrutture e sud, la scuola e i giovani
Il primo maggio di ogni anno le Organizzazioni sindacali nazionali svolgono la manifestazione centrale in un luogo simbolo del disagio per richiamare l’attenzione del governo e delle istituzioni: nel 2006 e 2010 si è svolta in Calabria, a Locri e a Rosarno. Nella cittadina jonica sottolineando la necessità di interventi strutturali per rafforzare economia e democrazia dopo l’assassinio del vice-presidente del Consiglio regionale Fortugno; a Rosarno, dopo la rivolta dei migranti, per chiedere più attenzione e più diritti per tutte le persone che lavorano, per combattere il caporalato e la ndrangheta, per lo sviluppo industriale e agricolo della piana. Contemporaneamente alla manifestazione centrale si possono svolgere altre iniziative locali: per esempio lo scorso anno la CGIL della Piana organizzò il primo maggio fra i migranti di Rosarno.
Quest’anno abbiamo fatto una scelta diversa. Fare emergere alcuni dei problemi che attanagliano la Piana di Gioia Tauro portando i nostri pullman, la nostre richieste e le nostre speranze di cambiamento a Pozzallo, dove si svolgerà la manifestazione nazionale sul dramma dei migranti, non solo per esprimere solidarietà umana, ma perché i migranti e i cittadini della Piana conoscono bene le loro condizioni disumane di vita e di lavoro. È davvero paradossale l’ atteggiamento dell’Unione europea, la sua staticità e incapacità, gli egoismi dei governi nazionali,soprattutto di quelli del Nord Europa, o anche la debolezza del governo italiano. Del resto, l’unico Stato a protestare energicamente contro queste politiche europee è stato quello Vaticano, anche attraverso le parole dure e ferme di Papa Francesco. Noi, dunque, andiamo a Pozzallo per sostenere queste ragioni.
Ma andiamo anche a Laino Castello dove il primo maggio diremo al Governo nazionale che la Calabria non può essere isolata, che le politiche nazionali sono colpevoli e che hanno alimentato negli anni una frattura netta fra Sud e Centro-Nord nelle infrastrutture viarie e ferroviarie. Ma anche nelle politiche portuali che hanno oscurato le grandi potenzialità del porto di Gioia Tauro. Per questo noi saremo il primo maggio anche a Laino Castello.
Infine, abbiamo scelto di stare a fianco della scuola e dell’Università. A Reggio la FLC-CGIL provinciale ha organizzato, assieme agli studenti e ai genitori, una iniziativa di dibattito e musica per protestare contro una riforma della scuola che riduce gli spazi democratici, penalizza la professionalità degli insegnanti, elimina di fatto le risorse sull’edilizia scolastica pubblica e mantiene le risorse per la scuola privata. La CGIL della Piana di Gioia Tauro sarà presente e sosterrà le ragioni di chi pensa che la conoscenza, la cultura e la scuola sono uno dei capisaldi della democrazia di un Paese, soprattutto in un’area che sta per diventare città metropolitana.
Insomma, le ragioni dei lavoratori della Piana di Gioia Tauro, le prospettive di sviluppo industriale e dell’agricoltura, il rafforzamento del porto, le ragioni dei nostri studenti e degli insegnanti e di tutti i cittadini, saranno presenti nelle manifestazioni di Pozzallo, Laino Castello e Reggio.
Nino Costantino
Segretario generale CGIL Piana Gioia Tauro