Il Liceo Musicale sfida Mozart con le “Le Nozze di Figaro” Il 30 maggio in scena a Polistena per la regia di Mario De Carlo
Gli intrecci e le avventure della celeberrima opera mozartiana “Le nozze di Figaro”, su libretto di Lorenzo Da Ponte, sul palcoscenico dell’Auditorium Comunale di Polistena, il prossimo giovedì 30 maggio alle 20.30.
Ieri mattina la conferenza stampa di presentazione dell’ambizioso progetto del Liceo Statale “Giuseppe Rechichi”, indirizzo musicale, nella sede di Cinquefrondi.
Un cast composto da studenti e docenti dell’Istituto, con il supporto di artisti esterni per completare l’organico della complessa partitura del genio di Salisburgo.
Nell’incontro con i giornalisti, il dirigente scolastico Francesca Maria Morabito ha esordito nel ringraziare quanti hanno reso possibile questo allestimento.
A partire dal regista Mario De Carlo, fino a Serenella Fraschini, soprano, che in sinergia con Caterina Riotto ha curato la direzione artistica dell’evento.
«È quanto di meglio un liceo musicale potesse aspirare a produrre- ha commentato Morabito – ed è il frutto dell’impegno quotidiano dei docenti della nostra scuola. Un risultato che premia ciascuno di noi nell’obiettivo di produrre cultura sul territorio ed offrire ai nostri talenti la possibilità di esibirsi sperimentando sul campo la formazione appresa nelle aule scolastiche. La produzione è anche frutto dei progetti PON e delle sinergie con il Consiglio Regionale della Calabria, la Città Metropolitana e le amministrazioni comunali di Polistena e Cinquefrondi».
«Mi ha stuzzicato l’idea di poter lavorare con gli studenti del Liceo musicale – ha esordito De Carlo Per la possibilità non solo di far conoscere il grande patrimonio musicale e teatrale mozartiano, ma anche di trasmettere valori artistici alle nuove generazioni. Nella consapevolezza – ha aggiunto – che rappresentano il nostro futuro e saranno i professionisti del domani. Oggi l’occasione per mettere in scena Le Nozze di Figaro è ghiotta – ha commentato. È un testo di bruciante attualità e ricco di stimoli per riflettere sui fermenti etici e culturali della società. L’opera coglie un momento storico, il ‘700, in cui si sta sgretolando un’età e un’altra è alle porte. Nel nostro allestimento l’ambientazione guarda al finire degli anni ’50, tempo in cui volgeva al termine il processo di ricostruzione del dopoguerra, ma nascevano quei fermenti rivoluzionari che arriveranno alla sintesi negli anni ’60 e ’70 del secolo. Un accostamento non peregrino – commenta ancora De Carlo – di cui mi piace sottolineare la valenza e il messaggio sociale».
Un’esperienza formativa svolta con la stessa serietà e impegno dei grandi teatri, e iniziata, con la Masterclass al Musicale del soprano Serenella Fraschini.
«Ho trovato delle belle voci e giovani preparati – ha rilevato Fraschini. Un’esperienza didattica piacevole, grazie al contributo dei docenti della scuola e di artisti maturi che abbiamo aggiunto al cast per completare la partitura».
Caterina Riotto, ha parlato di «uno spettacolo unico nel suo genere per un liceo musicale e di grande livello. L’opera è la più alta forma espressiva sul piano teatrale – ha detto. I nostri giovani, con grande sorpresa, sono stati all’altezza dimostrando abilità e talento nella preparazione vocale».
«È una sfida rappresentare il fervore creativo del compositore austriaco. È una partitura complessa sia per il testo sia per l’organico – ha spiegato Claudio Bagnato, direttore d’orchestra. Un’opera complessa sul piano drammaturgico e orchestrale, ma utile per tastare la maturità artistica nei nostri studenti».
Cinquefrondi 22.05.2019 Ufficio Stampa