Grande attesa a Palmi per Uto Ughi con l’Accademia di Santa Sofia Il prestigioso evento, già sold out, della rassegna Synergia 46 promossa dagli Amici della Musica Manfroce
Ha già registrato il tutto esautiro, con lista d’attesa, il prossimo appuntamento della rassegna Synergia 46 di cui sarà protagonista il grande Uto Ughi, uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana, nominato Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici dal Presidente della Repubblica nel 1997. Il Maestro sarà accompagnato dalla prestigiosa Accademia di Santa Sofia, emblema di eccellenza artistica. L’evento avrà luogo sabato 4 dicembre, alle ore 21, nella cornice dell’auditorium della casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi, nell’ambito della kermesse promossa in collaborazione con Ama dall’associazione Amici della Musica Nicola Antonio Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e cofinanziata nell’ambito dell’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali della Regione Calabria.
Saranno magistralmente eseguite le celeberrime Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi. Il Concerto n.1 in Mi maggiore, op. 8, RV 269 (La primavera), il Concerto n.2 in Sol minore, op. 8, RV 315 (L’estate), Concerto n.3 in Fa maggiore, opera 8, RV 293 (L’autunno), Concerto n.4 in Fa minore, opera 8, RV 297 (L’inverno), da” il Cimento dell’armonia e delle invenzioni”, saranno introdotti dalla Sinfonia RV 149 G major Il Coro delle Muse.
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”. Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del
Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi, di cui è intensa l’attività discografica, non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani. Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Il complesso cameristico Accademia di Santa Sofia è costituito da dodici archi ai quali, quando richiesto dal programma, si aggiunge il clavicembalo. Dall’anno della sua costituzione a tutt’oggi il complesso ha dato vita ha stagioni concertistiche che hanno ottenuto ampio successo, attualmente l’attività si svolge su tre prestigiosi palcoscenici: Benevento – Basilica di San Bartolomeo Apostolo, Napoli – Teatro Diana, Roma – Sala Dante Alighieri.
Figura preminente nel complesso è quella del primo violino di spalla, con funzione di konzertmeister, ruolo affidato a Marco Serino, violinista di notevole prestigio e di affermata carriera; il ruolo di primo violoncello è ricoperto da Gianluca Giganti, già primo violoncello del Teatro di San Carlo di Napoli; la prima viola è Francesco Solombrino, già spalla dell’Orchestra Nuova Scarlatti di Napoli e docente di violino e viola al Conservatorio di Benevento; Contrabbasso è Gianluigi Pennino, attualmente primo contrabbasso dell’Arena di Verona. Gli altri componenti, che agiscono sotto
la guida dei capofila, sono elementi di primissimo piano, accuratamente selezionati. Dal momento della sua costituzione ad oggi il complesso ha consolidato un repertorio che, partendo dal ‘600 e passando per la scuola napoletana del ‘700, tocca il romanticismo e si estende fino alla contemporaneità.
Reggio Calabria, 1 dicembre 2021