Gli operai della Sea Work Service rispondono all’ Ammiraglio Agostinelli
Lettera aperta :Gli operai della Sea Work Service, tesserati allaFilt Cgil. Gli operai della Sws rispondono alle affermazioni fatte dal presidente Agostinelli in merito alla vertenza portata avanti dal mese di marzo del 2019 .
Teniamo a precisare che la vertenza intrapresa con la Filt Cgil cui abbiamo dato mandato è scaturita da 20 anni di lavoro senza un riposo programmato e senza la minima stabilità di turni ( totalmente flessibili ) violando gli stessi articoli previsti dal contratto di lavoro. Per non parlare poi della richiesta ferie che deve essere presentata 15 GG prima e che, puntualmente, viene confermata o negata alle 18 del giorno antecedente all’inizio ferie, quindi nessun impegno il lavoratore può programmare neppure per le più banali esigenze familiari . Relativamente alle 300 euro da Voi menzionate le cifre non sono assolutamente in linea con quanto proposto dalle aziende e tra l’altro in cambio il lavoratore non avrebbe avuto condizioni di vita vista la reperibilità continua (richieste che non riscontrano eguali nei porti italiani). Ci fa specie che il Presidente avalli una simile proposta, considerato che rilascia continue dichiarazioni in cui afferma di essere vicino agli operai. Ricordiamo inoltre che presso l’ente, autorità portuale, preposto quale garante a far sì che tutti rispettino il Ccnl dei porti, è stato presentato un documento sottoscritto da tutti gli operai dove venivano denunciati tutti i soprusi subiti nei 22 anni di lavoro svolto, ma nulla è stato fatto. Solo per fare qualche esempio: richieste di un giorno di ferie per il battesimo del proprio figlio rifiutate con successiva attribuzione turno; un operaio beneficia del congedo parentale con giusto preavviso all’azienda e viene licenziato ( Il giudice di Palmi dopo un anno lo fa riassumere x licenziamento illegittimo). Ancora oggi tutte le richieste presentate in azienda, dal personale che si fa rappresentare dalla Cgil, vengono bocciate (es richiesta di attribuzione di un determinato turno per poter accompagnare il familiare oncologico ad eseguire il ciclo di terapia). Ricordiamo infine che i nostri delegati RSA Cgil sono stati licenziati uno per ben 5 volte, l’altro (rientrato da poco) per ben due volte. Pertanto caro Presidente ci sentiamo onorati di poter lavorare nel porto più grande del Mediterraneo ma non come gli schiavi del nuovo millennio, auspichiamo un ravvedimento di quanto da Lei ha dichiarato per il bene del porto, la salute, la sicurezza di chi porta avanti fattivamente e con sacrificio l’operatività.
Gli iscritti FILT CGIL