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Gli invisibili, categorie di lavoratori abbandonati dallo stato

GLI INVISIBILI
Gli invisibili sono tutte quelle categorie e non sto parlando solo dei lavoratori in nero , ma di chi pur svolgendo attività lavorative previste dalla nostra Costituzione sono state lasciate da parte e abbandonate dal Governo in questo periodo di emergenza causa Epidemia .
È il caso della figura delll’assistente educativo prevista dalle leggi (la 104/92 e la 170/2010).

Gli assistenti educativi, svolgono un’attività educativa e assistenziale volta a promuovere i processi di crescita umana e civile affiancando gli allievi, quelli con fragilità, in vari momenti della giornata, sul piano psicopedagogico e relazionale. Con le scuole chiuse, a causa dell’emergenza Covid-19, gli assistenti educativi si trovano a casa senza nessuna copertura. La maggior parte di questi precari infatti, non è tutelata.
È importante fare un piccolo excursus di quelle che sono le mansioni così importanti nella scuola da parte di questa figura…..prevista dal MIUR ma non considerata dal punto di vista contrattuale;

Costruisce in accordo con i docenti di classe, un proprio piano di lavoro all’interno del Piano Educativo Individualizzato per l’alunno in situazione di handicap;
deve evitare una gestione puramente assistenziale dell’alunno in situazione di handicap pur costituendo essa la base da cui muovere;
deve assumere conoscenze complete sull’alunno in situazione di handicap in modo da possedere un quadro della sua personalità (più oltre la descrizione dei suoi deficit), partecipando – qualora il Dirigente Scolastico lo ritenga opportuno ai lavori di messa a punto del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato;
deve garantire il massimo di segretezza professionale per tutto quanto si riferisce alle informazioni sull’alunno in situazione di handicap;
deve interagire con gli altri adulti presenti nell’ambito scolastico (docenti curricolari, docente di sostegno, personale ausiliario, educatori, …) e con il personale dei servizi del territorio;
deve proporre quanto ritenga utile, opportuno e vantaggioso per l’alunno in situazione di handicap nell’ambito del percorso scolastico;
deve collaborare con l’autorità scolastica nell’ambito delle attività previste dalla scuola in cui opera;
deve sottoscrivere una dichiarazione di responsabilità per quanto si riferisce l’entrata in servizio e la presenza a scuola;
deve partecipare alle attività di formazione e aggiornamento attivate espressamente per gli assistenti.
Beh paradossalmente queste funzioni vengono attuate cin grande passione e professionalità da questi ragazzi che purtroppo ad oggi si ritrovano ai box a casa fermi, sotto tutti i punti vista , economico perché non percepiscono nessun ammortizzatore sociale previsto dal decreto Cura Italia della presidenza del Consiglio, poiché leggete bene , normativamente parlando la figura è prevista dal Ministero dell’ Istruzione con tanto di citazione per assistenza ai ragazzi con disabilità riconosciuta dalla legge 104/92 e la 170/10. Ma dal punto di vista contrattuale il Miur e quindi lo stato lascia alle scuole superiori e quindi alle dirigenze e ai comuni per quanto riguarda le scuole medie, la possibilità di formulare dei contratti cosiddetti d’Opera in base alle ore svolte con nessuna rilevanza contrattuale e assistenziale, ( solo in caso di superamento nell ‘anno in corso di euro 5000) Cosi da essere lasciati senza nessun sussidio di natura economica, poiché non rientrano con i requisiti contrattuali nel piano degli aiuti previsti per per i lavoratori autonomi e dipendenti. Invisibili praticamente, invisibili dallo stato ma sempre presenti a coadiuvare e a volte anche a sostituire quando i docenti risultano assenti o esenti dal giorno libero.
Inoltre con le figure specializzate nell’assistenza alla comunicazione risultano indispensabili per la didattica dei ragazzi con disabilità gravi , per i non vedenti e non udenti.
Per tutto ciò chiedo alla Citta Metropolitano, ai nostri Onorevoli e Senatori che prendano a cuore questa situazione e trovino una volta per tutte una soluzione definitiva e contrattuale, affinché possano restituire al personale Assistente Educativo la dignità e la professionalità che meritano. Aggiungo in qualità di docente di sostegno che provo notevole imbarazzo e un grande sconforto nell’assistere inerme ad un totale abbandono per una figura che ha lavorato a stretto contatto e preziosa collaborazione per l’anno scolastico in corso con il sottoscritto e con tutti gli insegnanti di sostegno fino all ‘interruzione delle lezioni causa chiusura scuole, senza nessun aiuto o indennizzo da parte dello Stato.

Prof. Scarfò Raffaele ex consigliere comunale Taurianova