Gioventu’ nazionale Gioia tauro: Pescatori di Mazara Liberi
Il primo settembre 2020, due imbarcazioni, “Antartide” e “Medinea” con a bordo 18 marittimi, sono state sequestrate dalle autorità militari del generale libico Khalifa Haftar, con l’accusa di aver trovato droga a bordo dei due pescherecci.
Ad oggi, sono passati più di 90 giorni e tutto tace. Il Governo tergiversa, annaspa nell’incertezza e lascia in bilico la posizione dei nostri connazionali imprigionati e delle loro famiglie.
“I nostri connazionali hanno il pieno diritto di poter ritornare a casa e riabbracciare le proprie famiglie” –
“ L’Italia non deve piegarsi e il Governo dovrebbe trovare il modo per poter far ritornare i propri connazionali a casa senza dover cedere al ricatto di tagliagole senza dignità e senza pudore.” afferma Greta Legato, membro di Gioventù Nazionale Gioia Tauro
“Il culmine della nostra debolezza è perfettamente rappresentato da un Ministro degli Esteri (Luigi Di Maio) che conosce approssimativamente la Geografia e da un sottosegretario (Manlio Di Stefano) che confuse la Libia col Libano in seguito alla terribile esplosione avvenuta a Beirut.
Oggi non pare esserci soluzione alternativa che cedere alle richieste di Haftar per far rientrare i nostri Pescatori che da oltre 60 giorni, nonostante il silenzio di diversi mezzi di informazione, sono imprigionati nelle carceri Libiche. L’intervento Militare è un miraggio, ecco quindi che il nostro Governo si ritrova di fronte a due opzioni: cedere al ricatto e liberare i nostri pescatori, dimostrando debolezza che favorirebbe ulteriori rapimenti oppure alzare il livello dello scontro, cosa impensabile se chi dovrebbe farlo rischierebbe di perdersi perfino nel Traghetto che porta da Reggio Calabria a Messina.” -afferma Christian Carbone, membro di Gioventù Nazionale Gioia Tauro.
L’arroganza del generale Haftar è un vergognoso schiaffo nei confronti dell’Italia e l’ulteriore conferma che siamo una Nazione debole e ricattabile da chiunque.
Oggi, sabato 5 dicembre, alle ore 12, le marinerie della Sicilia, insieme a quelle di tutta Italia, si fermeranno per un minuto e faranno suonare le sirene e le trombe dei pescherecci ed imbarcazioni per portare la loro vicinanza ai colleghi di Mazara del Vallo, sequestrati in Libia e prigionieri da 95 giorni.
Gioventù Nazionale vuole esprimere piena solidarietà a tale iniziativa e urla a gran voce di liberare i nostri fratelli italiani ponendo fine a questa intollerabile situazione.
Gioventù Nazionale Gioia Tauro