Gioia Tauro, unico obbiettivo il consumatore
Procedono incessanti i controlli sulla filiera della pesca da parte del personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro e della Delegazione di spiaggia di Palmi.
Nella giornata odierna è stata effettuata una complessa operazione nei comuni di Gioia Tauro, Palmi e Taurianova al fine di contrastare la vendita irregolare di prodotti ittici da parte di operatori commerciali e al controllo della documentazione obbligatoria relativa alla tracciabilità ai sensi della novella L. 28.07.2016 n.154.
L’attività ha prodotto n.1 notizia di reato con sequestro penale, n. 6 verbali di constatazione e contestazione di violazione amministrativa e n. 1 sequestro amministrativo nei confronti di esercizi per vendita al dettaglio, centri commerciali ed ambulanti riassumibili nei seguenti campi d’infrazione: – etichettatura del pescato non corretta; – mancata tracciabilità, quindi provenienza ignota del pescato; – cattiva conservazione del pescato da parte dei commercianti all’ingrosso; – prodotti in vendita oltre la data di scadenza.
Per le infrazioni di cui sopra sono state elevate a carico dei trasgressori sanzioni amministrative per un totale di circa 15.000 euro.
I continui controlli dei militari della Capitaneria di Porto vengono messi in atto a garanzia dell’ecosistema marino e degli stock ittici, oltre che a tutela dei consumatori finali del prodotto ed anche e soprattutto a tutela di quei pescatori e pescivendoli che rispettano scrupolosamente le norme vigenti.
Proprio quest’ ultima attività di vigilanza è l’occasione adatta per ribadire che l’acquisto di pesce, conservato e venduto in maniera non consona, può causare seri danni alla salute dell’acquirente, essendo il prodotto ittico facilmente deperibile.