Gioia Tauro, presentato un docufilm dal titolo “Riso tra le schegge”
E’ stato presentato Domenica a Gioia Tauro, nell’Auditorium “Casa del Fanciullo” un docufilm dal titolo “Riso tra le schegge”, prodotto dall’Associazione culturale Novecento di Rizziconi, presieduta da Antonino Catananti Teramo, giornalista, storico e intellettuale di spicco del panorama culturale calabrese.
Documentario sull’eroico comportamento tenuto dal sacerdote gioiese don Francesco Riso, nel corso del cannoneggiamento tedesco su Rizziconi del settembre 1943, che provocò la morte di 17 persone.
L’evento è stato fortemente voluto e organizzato dalla delegazione gioiese della Lega Navale Italiana, presieduta dalla dott.ssa Miryam Costa e dalla parrocchia “Sant’Ippolito Martire” di Gioia Tauro diretta dal sacerdote don Antonio Scordo.
Dopo i saluti di Miryam Costa che si è soffermata sull’importanza dell’evento e sulle molteplici attività della delegazione gioiese della Lega navale italiana; il parroco don Antonio Scordo ha tracciato a grandi linee la figura di Don Francesco Riso, sottolineando che sarebbe bene ricordare e riscoprire anche un’altra figura importante , quella di Mons. Pasquale De Lorenzo.
Subito dopo, Antonino Catananti ha presentato il documentario, nato sulla base di un’ intervista video realizzata nel 1985 con don Riso nei luoghi della strage, dove si ripercorre la vicenda che, nel corso dell’evento bellico ha interessato il paese di Rizziconi nel lontano 6-7 settembre 1943, ha visto come coraggioso protagonista proprio il sacerdote Francesco Riso.
Un episodio, che nel 2016 è stato inserito nell’Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia formato a cura dell’Istituto “Ferruccio Parri” di Milano e dall’ANPI.
Don Francesco Riso , nativo di Gioia Tauro,negli anni di guerra era stato mandato a Rizziconi per svolgere la sua opera pastorale, dopo lo sbarco alleato a Reggio Calabria (3.9.’43), mentre il piccolo centro veniva ripetutamente cannoneggiato dai tedeschi in ripiegamento verso le alture tra Nicotera-Monte Poro e, con quasi tutta la popolazione in fuga a rifugiarsi nelle campagne; l’eroico sacerdote , “sfidando le schegge” della furia nazista, con istinto altruistico, rimaneva nelle strade del paese a soccorrere i feriti e dare l’estrema unzione ai poveri moribondi, fino a coprirne i corpi dilaniati.
Infine Catananti, dopo aver ringraziato il prof. Antonino Militano per la cura del montaggio, ha precisato che è importante riscoprire e valorizzare la memoria perché senza passato non si costruisce il futuro.
Numeroso il pubblico presente, tra cui i familiari di don Riso che nel visionare il video si sono infinitamente emozionati.
Caterina Sorbara