Gioia Tauro, presentato il libro di Magdi Cristiano Allam “IO E ORIANA”
Nel libro dal titolo “IO E ORIANA”, Magic Press Editore, il giornalista Magdi Cristiano Allam, racconta la storia di un’amicizia straordinaria che lo ha unito a Oriana Fallaci, di cui il 15 settembre ricorre il decimo anniversario della sua morte. “Io e Oriana” è la storia di un rapporto paragonabile a un amore che è esploso all’improvviso e li ha subito coinvolti sul piano intellettuale ed affettivo, sembrando così veritiero da concepirli un tutt’uno sul piano spirituale, al punto che Oriana Fallaci aveva designato Magdi Cristiano Allam come suo unico erede spirituale, dicendogli:
“Più ti leggo, più ci penso, più concludo che sei l’unico su cui dall’alto dei cieli o meglio dai gironi dell’inferno potrò contare. (Bada che t’infliggo una grossa responsabilità)”.
Magdi Allam racconta che prima della morte della Fallaci, il 15 marzo del 2006, lui aveva capito che Oriana aveva ragione nel considerare i terroristi islamici la vera rappresentazione dell’Islam e nel condannare anche i sedicenti “musulmani moderati” che vogliono imporre la legittimazione dell’ Islam come religione e la costruzione delle moschee.
Nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008 decise, allora, di abiurare l’Islam e convertirsi al cristianesimo, comprendendo che Oriana aveva ragione, nell’indicare specificatamente l’Islam come la radice del Male.
Il giornalista puntualizza:”Noi tutti oggi, volenti o nolenti, siamo debitori a Oriana.
Lei è stata indubbiamente la voce che più di altre ha saputo scuotere le nostre coscienze, ha saputo costringerci a guardare in faccia alla realtà della guerra scatenata dal terrorismo islamico nel nome dell’islam.
Per questo tutti noi abbiamo il dovere di ringraziare la Fallaci”.
Dal loro intenso rapporto era nata anche un’opera, purtroppo mai pubblicata: “Magdi Allam intervista Oriana Fallaci”.
L’opera di Magdi Allam è stata presentata sabato sera a Gioia Tauro, nell’incantevole cornice di palazzo Baldari, dall’Associazione culturale Kairòs, presieduta dalla prof.ssa Milena Marvasi Panunzio.
Dopo i saluti della presidente dell’importante sodalizio gioiese che, ha sottolineato l’importanza dell’opera, in quanto ci aiuta a scoprire moltissime cose della Fallaci a noi sconosciute; il giornalista Arcangelo Badolati ha brillantemente presentato l’opera.
Subito dopo , Magdi Cristiano Allam, ha raccontato la genesi del libro, soffermandosi sui fattori che lo hanno portato a ripudiare la fede musulmana ed abbracciare il Cristianesimo.
“Si è Cristiani se si crede fortemente in Gesù e nei Vangeli. Solo Gesù è il sigillo della profezia e Lui non ha mai ucciso nessuno. Nelle sure del Corano si legittima la violenza e la morte cosa che non troviamo nei Vangeli.
Toccando il tema dell’immigrazione,si è così espresso:” Non dobbiamo essere una terra di conquista,il vero problema è che non ci vogliamo più bene e abbiamo dimenticato chi siamo,trasformando la nostra casa in una terra di nessuno.
Un altro problema è il nostro buonismo. Quando io sono arrivato in Italia, ho trovato un paese migliore rispetto ad oggi, gli stranieri erano 130 mila, tutti autosufficienti.
Oggi è diverso, i migranti sono frutto di sanatorie e non hanno titoli per restare. C’è un esodo epocale. Sono ragazzi che non lavorano e che non hanno nessuna intenzione di lavorare. Vengono chiamati profughi, rifugiati in fuga dalle guerre, ma spesso i loro paesi non sono in guerra. Queste persone non portano nessun beneficio all’Italia”.
Infine , Allam ha annunciato che Maometto sarà il tema del suo prossimo libro.
Numeroso il pubblico presente che, ha posto al giornalista numerose domande.
Caterina Sorbara