Gioia Tauro, presentato «La signora di Ellis Island» di Domenico Gangemi
«La signora di Ellis Island» di Domenico Gangemi, Einaudi Editore, è un prezioso volume, dove oltre 100 anni di storia e di storie, sono narrati con naturalezza, con partecipazione emotiva, con conoscenza dei fatti e con uno stile fluido che si lascia “ascoltare”, trasformando il lettore in un fruitore di racconti tramandati a voce.
Una saga familiare di 3 generazioni di gente umile, volonterosa, timorata di Dio, legata alla terra di origine ed alle sue tradizioni, ma con l’occhio al futuro, al miglioramento sociale e soprattutto culturale; gente che non demorde, che si oppone ad una sorte spesso spietata, che cade e si rialza con grande tenacia.
Un viaggio nello spazio e nel tempo, attraverso un mare immenso che separa ed unisce, in terre lontane e diverse, ostili e accoglienti insieme, con lo sguardo rivolto all’orizzonte e la tristezza nel cuore per quello che si è lasciato alle spalle.
La difficoltà e la volontà di adattarsi a nuove situazioni, la malinconia per la casa, la famiglia e le tradizioni lasciate e l’orgoglio di appartenenza unito all’ambizione di migliorarsi; povertà, solitudine, umiliazioni, fatiche, tutto sopportato con dignità e forte senso di appartenenza, alla famiglia e alla terra d’origine.
Emozioni forti, raccontate con la passione e l’amore di chi a famiglia e terra si sente legato, di chi, pur con lo sguardo critico e acuto dell’uomo giusto che coglie il malessere e il malaffare, non sa staccarsi da un lembo di roccia che si affaccia sul mare e profuma di zagara e, soprattutto, non sa e non vuole dimenticare il passato e i sacrifici di chi lo ha preceduto.
Tanti sono i personaggi che si possono conoscere, tutti diversi: umili, sbruffoni, lavoratori, sfaccendati, semplici ed ambiziosi, fedeli ed infedeli.
Un’opera importante, presentata sabato pomeriggio a Gioia Tauro, nell’incantevole location di palazzo Baldari, dal Lab Donne importante realtà gioiese, nell’ambito del “Maggio dei libri”.
Dopo i saluti di Monica Della Vedova che si è soffermata sull’importanza della Cultura come volano di crescita di un territorio, ha relazionato sull’opera Elisabetta Tripodi,già sindaco di Rosarno.
L’evento si è concluso con un conviviale rinfresco.
Caterina Sorbara