Gioia Tauro, dopo lo scioglimento…..
Dopo la decisione del Consiglio dei Ministri, di sciogliere per infiltrazioni mafiose il Comune di Gioia Tauro, sono state subito annullate le elezioni amministrative che, avrebbero dovuto tenersi il prossimo 11 giugno.
Aldo Alessio, ex sindaco della città del porto, era già pronto con due liste: “Città Futura” e “Avanti Tutta”, inoltre aveva già presentato alla stampa il suo nutrito programma di governo per la rinascita della città, dove al centro di tutto c’erano la democrazia e l’autonomia: il governo del popolo e per il popolo, i bisogni degli uomini e delle donne, la salvaguardia dei beni comuni, la realizzazione di nuove forme di democrazia diretta, al fine di trovare concreta attuazione attraverso un uso inclusivo del diritto e l’adozione di altre forme innovative e rivoluzionarie di partecipazione cittadina alla cosa pubblica.
Francesco Toscano, ex Assessore alla Cultura nella giunta Pedà, era pronto con una lista denominata “Italia Unita”, con l’intento di continuare la sua rivoluzione culturale, iniziata nella precedente esperienza amministrativa.
Tra i suoi candidati a consigliere comunale, spiccavano due figure importanti: il giudice Romano De Grazia, presidente onorario emerito della suprema corte di Cassazione e fondatore del Centro Studi Lazzati e il filosofo Diego Fusaro.
Era anche pronto Nicola Zagarella, fondatore del movimento “Città vivibile” da sempre in prima linea a favore della città.
Il suo sogno: una città pulita, una città vivibile e a misura d’uomo.
Ai nastri di partenza, vi era anche Raffaele D’Agostino, ex consigliere provinciale, in passato molto scaltro nel reperire diversi finanziamenti a favore della città del porto.
Secondo i cosiddetti “bene informati”, era pronto a riprovarci Umberto Pirilli, già candidato a sindaco di Gioia Tauro che, perse le elezioni amministrative con Renato Bellofiore nel 2010 ed anche Salvatore Nardi ex assessore della Giunta Bellofiore.
Infine aveva annunciato la sua candidatura Giuseppe Romeo, sostenuto dal Pd.
Adesso i candidati avranno due anni di tempo per riguardare e affinare al meglio i loro programmi.
Intanto in città si respira aria di incertezza, smarrimento e sfiducia.
Moltissimi sono i problemi che la soffocano : ovunque ci sono cumuli di spazzatura; la spiaggia e il lungomare sono sporchi e le previsioni per la vicina stagione estiva, non sono di certo rosee; disastrosa è la questione dell’ospedale, un tempo fiore all’occhiello della Piana del Tauro; il porto stenta ancora a decollare; il termovalorizzatore e il depuratore andrebbero monitorati e non ultimo le casse del Comune sono vuote.
L’augurio è che nell’attesa di nuove elezioni, la terna commissariale che presto si insedierà a palazzo Sant’Ippolito, possa prendere a cuore le sorti della città e contribuire alla sua rinascita.
Caterina Sorbara