Gioia Tauro, l’assessore Toscano risponde al sindaco di Seminara Giovanni Piccolo
La necessità di risparmiare tempo ed energie ci consiglierebbe di non proseguire il dialogo, in vero non troppo stimolante, con il sindaco di Seminara che si è profuso in una reazione emotiva e scomposta. Tra l’altro l’esegesi del testo pubblicato da Piccolo è impresa impegnativa. In ogni caso, giusto per chiarire definitivamente i termini della questione, tralasciando di rispondere alle amenità sulle “matricole” o “meteore”- non vorrei infatti che Piccolo preferisse Amadeus a Keynes- noi riteniamo corretto precisare quanto segue:
1) Piccolo faccia il sindaco di Seminara ma non si erga a rappresentante dei territori della nostra intera area, perché noi, in nome e per conto del principale Paese della Piana (si è mai chiesto Piccolo come mai si chiami “Piana di Gioia Tauro” anziché, che ne so, “Piana di Zervò”?), non ne riconosciamo il ruolo. Ci fa piacere sapere che Piccolo si ingegni con impegno quasi quotidiano per risolvere i problemi di Gioia Tauro. Vorrà dire che anche noi, copiando le sue buone prassi, cominceremo da ora in avanti ad occuparci pure di ceramica
2) Della parabola personale di Piccolo ci interessa poco. Il nostro messaggio è rivolto al sindaco della città metropolitana Giuseppe Falcomatà, che deve impostare con le realtà principali della Provincia un dialogo franco e leale, rifuggendo la tentazione di nominare sui diversi territori estemporanei valvassori che lasciano il tempo che trovano.
3) Per noi, con buona pace di Piccolo, la Città degli Ulivi è un progetto che ha esaurito la sua spinta propulsiva. E ci interessa che tutti, a partire da Falcomatà, lo sappiano. Dopodiché- una volta metabolizzato un quadro reale degli equilibri politici complessivi- il giovane sindaco si scelga legittimamente gli interlocutori che crede. Noi faremo altrettanto.
Cordialmente,
Francesco Toscano
Assessore al comune di Gioia Tauro con delega alla città metropolitana