Gioia Tauro, la storia di Arlo il tema Estate Ragazzi del Centro Giovanile “Don Bosco”
Il viaggio di Arlo è la storia del membro più giovane di una famiglia di Apatosauro, di nome Arlo,impacciato e pauroso di qualunque cosa.
Arlo stringe un’isolita amicizia con un essere umano di nome Spot.
Attraverso luoghi aspri e misteriosi, Arlo imparerà ad affrontare le sue paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace.
Ed è proprio la storia di Arlo il tema Estate Ragazzi, che si sta svolgendo a Gioia Tauro, presso l’Oratorio del Centro Giovanile “Don Bosco” della Parrocchia
San Francesco da Paola, retta magistralmente dai Salesiani.
I ragazzi appartenenti alla fascia elementare e medie, stanno vivendo una magnifica esperienza di crescita umana e cristiana, in maniera intensiva e strutturata intorno a momenti di gruppo di preghiera, giochi,sport, danza, musica, teatro,tornei e laboratori artistici.
Il sabato sera, i ragazzi animano la Celebrazione Eucaristica.
Grazie all’ esperienza degli animatori, appositamente preparati, attraverso una settimana di formazione, dei collaboratori e delle famiglie, che formano la comunità educativa pastorale, tanto cara a Don Bosco; i ragazzi alla stregua del piccolo Arlo, vengono aiutati a conoscere e valorizzare le proprie risorse.
Ricordiamo che i Salesiani di Don Bosco sono un’ organizzazione internazionale di uomini dedicati a tempo pieno al servizio dei giovani, specialmente i più poveri e abbandonati.
Ovunque lavorano, lo sviluppo integrale dei giovani tramite l’educazione e l’evangelizzazione è al centro del loro impegno, perché credono fermamente che la loro totale dedizione ai giovani è il loro prezioso regalo all’umanità.
Fondati da San Giovanni Bosco, un santo educatore italiano dell’Ottocento, sono presenti in 128 nazioni.
La stazione missionaria Salesiana di Gioia Tauro, ha come riferimento giuridico la comunità di Locri ,ed è formata da Don Pasquale Cristiani, Don Natale Spina, vice-parroco incaricato per i giovani e il signor Antonio che collabora sia in parrocchia che all’oratorio.
Caterina Sorbara