Gioia Tauro, la CGIL protesta per il mancato utilizzo dei lavoratori porto agency
A: – MIT
Dott. Ivano Russo
Dirigente del Gabinetto del MIT
Roma
- Commissario Autorità Portuale
Gioia Tauro
- Presidente Regione Calabria
Catanzaro
- Assessore Trasporti con delega ai Porti
Catanzaro
- E. Prefetto di Reggio Calabria
-Filt Cgil Nazionale
Roma
E p. c.: – A.T.G.T.
Porto di Gioia Tauro
Oggetto: lavoro effettuato da lavoratori non autorizzati dall’Autorità di Sistema Portuale nel Porto di Gioia Tauro e mancato utilizzo lavoratori Port Agency
Scrivente O.S., denuncia la situazione che si è verificata nel porto di Gioia Tauro, dove, nonostante l’accordo con il Governo, le Istituzioni locali e Regionali, che abbiamo sottoscritto a Palazzo Chigi nel 2016, di fatto è ancora aperta la ferita operata sull’occupazione dei lavoratori del porto di Gioia Tauro, in seguito alla crisi aperta da Medcenter Container Terminal (MCT).
È stato individuato un percorso, ritenuto da noi fondamentale, che ha salvaguardato almeno una parte dei livelli retributivi dei lavoratori licenziati da MCT, con oneri a carico dello Stato, nelle more di riqualificazioni professionali e ricollocazioni lavorative nel breve medio periodo.
Un accordo che abbiamo firmato, convinti che non dovessero essere scaricate sui lavoratori, le responsabilità del calo dei flussi di traffici che si sono registrati nel porto di Gioia Tauro, i quali, meritavano un procedimento a loro tutela “istituzionalizzato”, a garanzia di una prospettiva di reimpiego.
Ciononostante, abbiamo appreso, da nostre verifiche fatte in ambito portuale, che per rispondere a carichi di lavoro eccessivi, la società Auto Terminal Gioia Tauro, (ATGT) ha adottato soluzioni lavorative non previste dalla Legge 84/94 e s.m.e i., reclutando personale dalla Compagnia Portuale di Napoli-Pontecagnano-Civitavecchia, ad integrazione del proprio personale dipendente del Terminal.
Un fatto gravissimo, che oltre a meritare l’apertura di una indagine da parte degli Organi Istituzionali Competenti alla vigilanza e al controllo, a partire dall’AdSP, lede la dignità dei lavoratori, delle loro famiglie e mette in discussione accordi nazionali più complessivi che prevedono anche investimenti infrastrutturali.
Non possiamo permettere che ciò accada, pena la rivisitazione di impegni già assunti che ricaccerebbero il porto di Gioia Tauro ed il suo sistema portuale in una condizione di indeterminatezza sul futuro.
Considerata la gravità della situazione, chiediamo che si faccia immediatamente luce sull’accaduto, confidando negli esiti di un’istruttoria, che accerti i fatti e soprattutto, ne impedisca eventuali strascichi o repliche, convocando un incontro tra tutti i soggetti coinvolti per scongiurare gravi conseguenze di carattere sociale.
Gioia Tauro 06/03/2018
Il Segr. Filt Cgil Reg. Il Segr. Filt Cgil Gioia Tauro
Nino Costantino Domenico Laganà