Gioia Tauro, incontro sulla violenza contro le donne
La violenza sulle donne rappresenta la violazione dei diritti umani più diffusa al mondo, un fenomeno trasversale che colpisce indistintamente ogni angolo del pianeta, indipendentemente dal livello di istruzione e di ceto sociale.
Dati alla mano, oltre 6 milioni di donne nella loro vita hanno subito violenze fisiche e psicologiche.
Molti casi di violenza si sono consumati spesso davanti ai figli.
Donne ricoperte di insulti ,botte e terribili minacce. Donne che ancora oggi subiscono l’infibulazione.
Donne uccise, umiliate dimenticate.
Nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il “Lab Donne” Laboratorio Donne di Gioia Tauro, nato dalla felice intuizione di Saveria Lollio e Monica Della Vedova, ha organizzato un incontro toccante e coinvolgente che si è tenuto nella città del porto a Palazzo Baldari.
Ad aprire l’evento Monica Della Vedova che, dopo i saluti istituzionali si è soffermata sull’importanza dell’evento, ricordando anche il sacrificio delle sorelle Mirabal.
Minerva, Maria Teresa e Patria sono state uccise per le loro idee politiche e per il fatto che non avevano paura a gridarle in piazza. Anzi, pensavano fosse un dovere. Ma sono state uccise anche perché il loro essere donne irritava il regime. Andavano all’università, guidavano la macchina, partecipavano a riunioni maschili. I loro orari, la loro camminata, lo sguardo diretto, la loro sfrontata femminilità indispettiva Trujillo. Spaventava Trujillo, che non riuscendo a fermarle, non sapendo come contenere quelle donne, le ha uccise.
Continuando la Della Vedova ha ricordato Anna Maria Scarfò, Lea Garofalo e Maria Chindamo.
Subito dopo Saveria Lollio si è soffermata sull’importanza della lettura che ha portato alla nascita del Lab Donne nella città del porto.
A seguire lo psichiatra Clemente Cedro, ha trattato il tema:”La violenza contro le donne tra natura cultura e psicopatologia”.
Il dott. Carmelo Infantino si è soffermato sulla violenza subita dalle bambine e sull’orribile pratica dell’infibulazione; mentre il l giudice Paolo Ramondino, ha trattato il tema dal punto di vista giuridico.
L’evento è stato moderato dal dott. Francesco Giordano ed è stato intervallato dalla letture delle liriche di Anna Maria Deodato: “Labirinto” e “Sotto le vesti” e da una scenetta inerente il tema trattato.
Numeroso il pubblico presente tra cui alcuni alunni dell’Istituto Superiore Severi-Guerrisi di Gioia Tauro e dell’Istituto Superiore Einaudi di Palmi.
Caterina Sorbara