Gioia Tauro, : i conti non tornano, scomparsa del voto ideologizzato
Sono due i vincitori di quest’ultimo appuntamento elettorale a Gioia Tauro. Giuseppe Pedà con 2.872 voti, traina il centro-destra alle Europee che arriva quasi al 75% nella cittadina pianigiana. A livello comunale invece è Aldo Alessio, uomo storico della sinistra Gioiese, a vincere al secondo turno contro il candidato di Centro-Destra, Raffaele D’Agostino.
Questa anomalia può voler dire tante cose. Prima tra tutte che, come dicono gli esperti della politica, l’uomo vale più del Partito. Ma anche che a Gioia Tauro non ha nessuna influenza il voto ideologizzato e che i Partiti sono pressoché ininfluenti.
I Partiti Politici poi sono i grandi assenti da questa consultazione comunale. Solo l’UDC presenzia all’interno della Coalizione di D’Agostino, per il resto assenti Lega, PD, Forza Italia, Fratelli d’Italia e tutto il resto dei Partiti a favore di compagini civiche utili per attingere sia a destra che sinistra.
Certo, fa un po’ strano vedere i Partiti in questa doppia veste: alla ricerca di voti per le Europee, eccessivamente “schizzinosi” alle Comunali tanto da non concedere il simbolo a nessuno. Eppure il bacino di voti a cui attingono rimane invariato, tanto alle Europee quanto alle Comunali.
Intanto resta un dato incontrovertibile: a Gioia Tauro non esiste il Centro-Destra, men che meno il Centro-Sinistra, del Movimento 5 Stelle non v’è traccia oramai da tempo. Siamo sicuri di essere italiani?
Christian Carbone