Gioia Tauro, 9^ edizione di “Ritiro in danza”, organizzata dalla “Fèerique Ballet”
GIOIA TAURO – Il capoluogo pianigiano si muove sempre più a passi di danza, intesa come libera espressione emotiva, creatività, mezzo di comunicazione. E lo fa diventando ancora una volta laboratorio dinamico in grado di valorizzare le capacità espressive di oltre 60 stagisti, provenienti da tutto il Sud Italia, che avranno la possibilità di avvicinarsi a stili diversi e approfondire in un modo nuovo quelli che già studiano imparando a conoscere ancor di più il proprio corpo e dando vita ad un’energia corale e di interazione in cui valorizzare le diversità di espressione. Prende il via così la 9^ edizione di “Ritiro in danza”, organizzata dalla “Fèerique Ballet”, che dal 23 al 28 luglio vedrà stagisti interni ed esterni, di diverse fasce di età, studiare con insegnanti provenienti da grandi realtà artistiche nazionali ed internazionali attraverso lezioni di danza classica, hip hop, danza contemporanea e modern tenute da Claudia Zaccari, Katto Ribeiro, Cristina Amodio, Fabrizio Santi e Pasquale Lucas Greco. L’evento, importante momento sociale dove potersi confrontare con i propri coetanei che culminerà con il gran gala che si svolgerà nell’incantevole location del lungomare gioiese, è stato presentato lunedì mattina con una conferenza stampa aperta dai promotori Roberta e Rosario Mazzaferro i quali hanno colto l’occasione per dare il benvenuto a docenti ed allievi ringraziando lo staff e i direttori delle varie scuole che hanno aderito. Gli interventi sono stati poi scanditi da Claudia Zaccari, prima ballerina del teatro dell’Opera di Roma, consulente e direttrice artistica presso numerose scuole di danza e per manifestazioni in Italia e all’estero e, dal 2016, coordinatrice del dipartimento di danza classica dell’Opus ballet. Zaccari, nel corso della sua lunga carriera, è stata ospite come prima ballerina in importanti teatri ed enti lirici quali l’Arena di Verona, il Massimo di Palermo, Toulose, Avignone, Londra ecc. avvicinandosi anche al mondo del cinema, sia come coreografa che come interprete con artisti del calibro di Dario Argento, Paolo Villaggio e Renato Pozzetto. “La Calabria – ha detto – a volte, ha una disistima dettata dal fatto che si sente abbandonata. Dobbiamo essere un po’ più orgogliosi e, soprattutto, darci da fare lavorando come fanno gli altri. Ma dobbiamo far vedere che siamo più bravi: più studiate – ha aggiunto rivolgendosi agli allievi – più vi appassionate e più forti sarete non solo nella danza ma nella vita di tutti i giorni”. A seguire, Cristina Amodio, danzatrice elegante e raffinata, diplomata alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Entra subito a far parte della compagnia italiana più importante: l’Aterballetto, dove l’esperienza in compagnia con importanti coreografi e danzatori della scena nazionale e internazionale la arricchiranno notevolmente dal punto di vista artistico ma anche umano. Nel 2010 viene nominata direttore artistico del dipartimento di danza classica del centro D.A.F. Dance Arts Faculty di Roma. Collabora con i grandi teatri nazionali ed internazionali, dando lezioni ad Etoiles di fama mondiale: Svetlana Zakarova, Alessandra Ferri, Viviana Durante, Giuseppe Picone, Roberto Bolle, Isabelle Ciaravola, Nicolas Le Riche, Massimo Murru e tanti altri. “Sono molto contenta di essere qui a Gioia Tauro – ha dichiarato in uno dei suoi passaggi – ero già a conoscenza di questo grande stage, non vedo l’ora di iniziare e trasmettere il mio bagaglio a questi giovani. La danza? O è fatta bene o è fatta male, non ci sono vie di mezzo ma, innanzitutto, bisogna imparare ad essere versatili”. Per il “modern”, un professore brasiliano che arriva da Marsiglia: quel Katto Ribeiro, in Italia, partener di Raffaella Carrà. “Nella mia carriera ho ballato con grandi artisti internazionali – ha esordito – poi ho fatto l’assistente, adesso insegno tecnica moderna: questo è il mio lavoro e mi piace moltissimo perché mi permette di trasmettere ai giovani la mia lunga esperienza. Voglio stare con voi, non contro di voi – ha concluso. Non voglio fare una disputa ma regalarvi un pezzo del mio cuore”. Dopo di lui, il maestro Fabrizio Santi: una laurea conseguita all’ISEF di Roma con 110 e lode e numerosi corsi di perfezionamento a New York, Philadelfia, Los Angeles, Parigi con i più importanti ballerini a livello mondiale. Docente di corsi di formazione per insegnanti hip hop e coreografo e ballerino per diverse trasmissioni televisive e nel film “Parlami d’amore” di Muccino. “Questa disciplina – ha evidenziato – solitamente è un po’ sottovalutata ma le c’è tantissima tecnica nelle lezioni. Ho studiato in Italia, Francia, Germania e, soprattutto, negli USA dove ho avuto la possibilità di confrontarmi con i fondatori del movimento culturale hip hop nato negli anni ’70, per fortuna ancora viventi. Oltre alle lezioni e alla coreografia, spero di darvi qualcosa in più: c’è una tutta una cultura dietro e ve la voglio raccontare”. Infine, Pasquale Lucas Greco, uno dei più talentuosi giovani coreografi italiani. Tanti sono i concorsi nei quali sono state presentate le sue coreografie che hanno avuto un notevole successo. “Sono orgoglioso di essere qui, per il secondo anno consecutivo, insieme a questi grandi maestri – ha rimarcato. Significa che qualcosa ho dato ma voglio fare ancora di più!”. È quindi toccato a Rosario Mazzaferro chiudere l’incontro con un messaggio ben preciso: “la danza non è solo il balletto – ha chiosato – ma disciplina, rigore, responsabilità, senso del dovere, del rispetto e tanto, tanto studio attraverso il confronto con i maestri. Le mie ragazze del’ 98 – ha poi aggiunto – sono tutte laureate il che significa che i genitori hanno dato loro un insegnamento base: quello di iniziare e finire un impegno. Ma le famiglie, in primis, si devono anche mettere un passo indietro rispetto alla competenza degli insegnanti perché, a volte, il loro parere può influenzare negativamente le scelte e il cammino dei propri figli”. Importante elemento di novità, quest’anno, è che il “Ritiro in danza” della “Fèerique Ballet” è stato scelto come prima tappa del progetto di selezione territoriale a cura del comitato artistico e didattico MAB ospitando le audizioni per all’accesso ai prestigiosi corsi di perfezionamento abbinati al Premio Internazionale di danza classica per i giovani.