Fortemente attesa e partecipata dai palmesi ma non solo, dopo quattro anni di attesa, la Varia di Palmi, torna prima ancora all’esame di terza media
Sono luoghi e tradizioni uniche, imparagonabili e legati in particolare al senso del sacro, alla fede,
alla più profonda e vetusta radice della nostra nazione e del nostro continente, il Cristianesimo.
Oltre ai tesori materiali, rappresentati da chiese o manufatti dell’arte o del pensiero umano, ce n’è
uno immateriale di rari impatto ed emozione, è la Varia di Palmi.
Ed è proprio la piccola Alberta Iacopino, a discutere a soli 12 anni una tesi autobiografica dal
valore inestimabile sulla” Varia di Palmi” , quest’anno nuovamente a trionfare sulla città di Palmi.
Così esordisce Alberta,alunna dell’istituto “DeZerbi-Milone”, davanti alla commissione:
Ed è stata la mia coscienza, o forse il mio “fanciullino” a raccontare un pezzo di storia della mia
vita, perché “c’ero anch’io…il sogno di una piccola marinaia!”
Grazie a questa discussione, l’alunna ha avuto modo di superare se stessa, rievocando,in 20
minuti circa, i momenti che sin da piccola ha vissuto, per tradizione familiare, portando al collo il
fazzoletto blu dei marinai,sentendosi ancorata alla storia secolare della Varia di Palmi ( patrimonio
UNESCO).
Si è raccontata attraverso un rituale, quello della Varia, che rafforza e solidifica i rapporti,
l’appartenenza, l’identità culturale, un concentrato di valori che coinvolge e unisce l’intera città.
Un elaborato autobiografico, che ha ricordato lo spessore e l’importanza del culto mariano,
radicato fortemente in tutta la gente del meridione d’Italia. Una fusione unica tra cielo e terra, nel
simbolo vivente di una bambina sospesa nell’aria, oltre i tetti delle case, quasi volendo instaurare
un contatto diretto con il regno Celeste.
L’esame è passato ed è finito un capitolo importante del percorso scolastico iniziato a quattro
anni; adesso se ne aprirà un altro forse ancora più bello, ed è per questo che l’alunna ha voluto
omaggiare la commissione con un disegno,che rappresenta la “Varia” personale ed originale, per
ricordare un momento della giovinezza con l’auspicio che per ogni fine c’è un nuovo inizio!