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Finisce la disavventura dei lavoratori della Gioia Tauro Port Agency, correttamente iscritti al relativo elenco riceveranno l’indennità di mancato avviamento

Si conclude positivamente l’attesa dei 40 lavoratori per i quali l’Inps aveva bloccato il pagamento dell’Ima dallo scorso agosto e torna, finalmente, il sereno tra i lavoratori e le rispettive famiglie. Ciò è quanto emerge dal parere reso dall’Ufficio del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che, nello specificare i criteri per la regolare iscrizione dei lavoratori alla Port Agency, ha fugato ogni dubbio sulla correttezza dell’interpretazione, fatta propria dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, che l’Ufficio Legale dell’Ente aveva da sempre sostenuto.
Nel condividere la posizione dell’Ente, l’Ufficio legislativo del MIMS ha chiarito che l’Autorità di Sistema portuale ha iscritto i lavoratori nell’elenco della Port Agency in applicazione all’art. 4, comma 1 del DL 243/2016, convertito in legge n°18 del 2017 e modificato dal DL 104/2020, convertito in legge 126/2020.
E’ stato, infatti, puntualizzato che esiste, nell’area portuale di Gioia Tauro, una condizione soggettiva di persone licenziate per esubero da impresa ex art. 18 o ex art.16 e che, da almeno cinque anni, persistono stati di crisi aziendale o cessazioni delle attività terminaliste e delle imprese portuali.
L’Ente in via prudenziale ha ritenuto di far confluire nell’Agenzia gli ulteriori soggetti licenziati per esubero applicando oltre ai meri criteri fissati dalla norma in materia, riferita all’esubero da impresa ex art. 16 o ex art. 18 regolarmente autorizzata, ulteriori “criteri di salvaguardia” che hanno sostanzialmente assimilato le valutazioni effettuate in sede di prime iscrizioni a quelle successive all’emendamento.

Nello specifico, quindi, è stata verificata ed accertata la sussistenza del requisito del godimento degli ammortizzatori sociali dell’impresa ex art. 18 o ex art. 16 nel quinquennio precedente all’entrata in vigore dell’emendamento.

I lavoratori che rientrano nell’elenco sono quelli appartenuti alle società Automar (ex Blg), Coopmar, Universal Service, International Shipping, Sea Work e All Service.

Determinante alla celere risoluzione del contrasto giuridico, è stato l’impulso del viceministro del Mims, on. Teresa Bellanova, che in occasione della sua visita a Gioia Tauro aveva incontrato, nei locali dell’Autorità di Sistema portuale, i rappresentanti della Cgil e dei lavoratori, dell’on. Enza Bruno Bossio e del capo dell’Ufficio Legislativo del Mims, consigliere Mario Capolupo, sensibili alle esigenze e ai disagi manifestati dai lavoratori coinvolti alla sospensione dei pagamenti IMA.