Fiaba accanto all’adda a difesa degli studenti diversamente abili
Sembra di vivere nel terzo mondo: appare veramente sconvolgente e gravissimo il provvedimento emesso dal Direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria che ha sospeso l’attività dell’unità multidisciplinare presso le istituzioni scolastiche della Piana per il sostegno degli studenti e ragazzi diversamente abili. Tale metodologia serve ad individuare, con l’ausilio del consigli di classe, le necessità degli studenti ed i bisogni formativi, definendo, poi, i Piani Educativi Individualizzati (PEI). Un percorso fondamentale per la corretta istruzione dei ragazzi e per consentire a costoro di poter svolgere una attività didattica adeguata ed indirizzata specificamente alle necessità dei medesimi. I problemi contabili ed organizzativi delle ASP non possono, certamente, pregiudicare, ancora una volta, le fasce deboli e l’istruzione scolastica di chi ha già un fardello pesante da portare avanti. Si tratta di un diritto garantito dalla Costituzione e dalla normativa Europea che non può, assolutamente, essere sospeso o limitato per esclusive ragioni economiche e per la cattiva organizzazione di tali enti. Trattandosi di un comportamento gravissimo ed intollerabile il FIABA mette a disposizione dell’ADDA e di tutti i cittadini interessati i propri uffici legali per iniziare una battaglia di civiltà e per il ripristinare la legalità calpestata, ribadendo che le istituzioni non possono, certamente, eliminare per proprie incapacità dei diritti nascenti dalla legge e che si indirizzano verso soggetti sfortunati e che hanno indispensabile bisogno di tali strumenti. Pertanto, nell’appoggiare pienamente le iniziative che verranno concordate ed intraprese, la struttura legale del FIABA valuterà sia la possibile esistenza di fattispecie di rilevanza penale a carico di chi ha omesso di rispettare la legge e sia l’eventuale diritto di chiedere i danni a coloro che hanno calpestato un diritto esistente. Approfittare delle condizioni di difficoltà delle persone disabili ed eliminare un diritto riconosciuto dalle leggi primarie della nostra Nazione, è intollerabile e non sopportabile. Quindi, ogni azione possibile sarà portata avanti senza “se” e senza “ma”.
Il Vice Presidente Nazionale FIABA
avv. Giacomo Saccomanno