Festival D’ Autunno, serata dedicata a Luis Bacalov e Astor Piazzolla
I Classic Movies Quartet renderanno omaggio ai due musicisti argentini tra poesie e balletti
Da sempre l’Argentina è stata terra alla quale i nostri emigrati hanno rivolto le loro attenzioni. Un Paese in cui le aspirazioni di ricominciare la propria vita sono sempre state legittimate da una vicinanza e da una affinità tra i due popoli. Lo scambio di culture è stato assai frequente sin dalla metà dell’Ottocento fino al secondo dopo guerra. La musica non è estranea a questo “travaso”. Stasera il Festival d’Autunno, ideato e diretto da Antonietta Santacroce, nel Chiostro del Complesso Monumentale “S. Giovanni”, alle ore 21:00, “Argentina chiama Italia: Luis Bacalov e Astor Piazzolla”.
A rendere tributo ai due musicisti il Classic Movies Quartet, composto da Paola Riccardi, al piano, Gaetano Bongarzone, al clarinetto, Vincenzo Macrì, alla chitarra, e Francesco Scalzo, al violoncello. Una serata in cui musica, poesia e balletto daranno una impronta tipicamente argentina. I musicisti avranno la possibilità di eseguire alcuni classici di Piazzolla e Bacalov con il supporto delle poesie di Jorge Luis Borges lette da Romina Mazza, attrice catanzarese, e i balletti con coreografie di Giovanni Calabrò.
Il tango rivoluzionato da Astor Piazzolla, del quale quest’anno ricorre il centenario della sua nascita, nella seconda metà del XX secolo ha una influenza italiana. Come da sua dichiarazione «l’ottanta o novanta per cento dei tanghi sono stati scritti da discendenti di italiani che vivono nel quartiere La Boca di Buenos Aires, dove vi è una grande presenza degli immigrati italiani. All’epoca del cinema muto, cominciarono ad ascoltarsi i tanghi romantici che assomigliavano un po’ alle canzoni napoletane di quel periodo».
Luis Bacalov, dopo un lungo peregrinare nell’America latina e in Europa, è giunto in Italia diventando uno dei maggiori arrangiatori e compositori della canzone italiana. La collaborazione con alcuni cantanti nostrani, lo ha condotto a riscuotere grandi successi e riconoscimenti collaborando con Sergio Endrigo, del quale ha prodotto importanti album come “La vita amico, è l’arte dell’incontro”, Claudio Baglioni, Mia Martini, fino a lasciare la sua impronta nel periodo prog rock con il “Concerto Grosso per i New Trolls” e con la colonna sonora “Milano Calibro 9” eseguita in collaborazione con gli Osanna. Lo spettacolo di questa sera quindi metterà in luce l’arte dei due musicisti, con qualche contaminazione di musica da film.
Ad anticipare il concerto serale un interessante appuntamento. I fenomeni migratori che hanno caratterizzato il popolo calabrese saranno il tema della conferenza che, sempre nel Chiostro del Complesso Monumentale “San Giovanni”, terranno alle ore 18:00, Vittorio Cappelli e Giuseppe Sommario. Il primo, storico e scrittore, professore di Storia Contemporanea all’Università della Calabria, si dedica, in particolare, a nuove indagini di storia sociale e culturale relativamente all’emigrazione italiana in America Latina. In quest’ambito ha scritto molti saggi pubblicati – anche in traduzione spagnola e portoghese – in Spagna, Argentina, Colombia e Brasile. Ha tenuto seminari e conferenze, spesso in occasione di simposi e congressi internazionali, presso università e altre istituzioni culturali, sia in Europa che nel Sud America, in particolare in Colombia e in Brasile. È membro della Afehc (Asociación para el Fomento de los Estudios Históricos en Centroamérica) e del CSC (Centro Interuniversitario di Storia Culturale). Un vero esperto, capace di raccontare e analizzare i fenomeni migratori del passato, dando una lettura di quella che è la situazione attuale.
Giuseppe Sommario collabora con l’IRRE (Istituto Regionale per la Ricerca Educativa) della Toscana ed è un esperto di fenomeni migratori italiani, in modo particolare dell’Argentina, di storia linguistica del cinema e del teatro, di tradizioni linguistiche e culturali della Calabria. Autore di numerosi saggi, redattore del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, è relatore di convegni nazionali e internazionali, responsabile di laboratori didattici presso le scuole di ogni ordine e grado sul tema cinematografico e sui legami con le arti visive.
Tra i suoi campi di indagine, il legame fra comunità derivate e terra d’origine, al fine di capire se esistono ancora tratti comuni, se le comunità hanno mantenuto usanze, stile vita e lingua e se vi siano state influenze reciproche nella riformulazione delle rispettive identità. Si interessa, inoltre, al modo in cui l’esperienza migrante – italiana, in generale, e nel particolare quelle regionali – è stata narrata da letteratura, teatro e soprattutto dal cinema.
Gli interventi dei due studiosi saranno moderati da Antonio Cavallaro che è responsabile dell’ufficio stampa della Rubbettino, casa editrice con la quale entrambi hanno pubblicato loro opere.
Nei prossimi giorni la musica sarà ancora protagonista con i concerti di Tosca, Matthew Lee e Irene Grandi, che hanno registrato il tutto esaurito. Pochi posti sono ancora disponibili per il concerto di Patrizia Laquidara, che si terrà come i precedenti nel Teatro Politeama di Catanzaro.
Le prenotazioni effettuate per gli eventi che si svolgeranno al Teatro Politeama saranno valide fino alle ore 20:15 del giorno del concerto. Dopo tale ora i posti non occupati verranno resi disponibili al pubblico in attesa all’esterno del teatro.
Gli appuntamenti saranno gratuiti e si svolgeranno in conformità a quanto prescritto dai vigenti ordinamenti legislativi per il contrasto e il contenimento del Covid 19.
L’ingresso sarà consentito se muniti di Green Pass e sarà fino a esaurimento posti. Per eventuali informazioni rivolgersi al numero telefonico 351 7976071. Sarà possibile anche consultare il sito www.festivaldautunno.com la nostra app o le nostre pagine social.