Feroleto della Chiesa: ” Energie alternative per il futuro della Calabria e della Città della Piana”
Si è tenuto sabato pomeriggio nella Sala del Consiglio Comunale di Feroleto della Chiesa il convegno di studio “Energie alternative per il futuro della Calabria e della Città della Piana”, fortemente voluto e organizzato dal Coordinamento “Progetto Città della Piana” e dal Comune di Feroleto della Chiesa, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per riflettere sulle tematiche ambientali ed energetiche in questo particolare periodo di transizione.
L’evento presentato e moderato da Mario Lucia, si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Feroleto della Chiesa, Antonio Tranquilla, il quale si è subito soffermato sull’importanza della tematica, soprattutto in questo periodo storico difficilissimo.
Subito dopo Armando Foci Presidente ”Progetto Città della Piana”, ha sottolineato che per il futuro del territorio è importante non perdere la sfida della rivoluzione per la transizione energetica, che insieme a quella sul digitale cambierà profondamente modi di produzione, il lavoro, i consumi e la vita dei cittadini.
Foci si è soffermato sulla realizzazione della “CITTÀ DELLA PIANA”
Una Città, cioè, costituita dai 33 comuni della Piana di Gioia Tauro che dia vita, attraverso graduali ma celeri passaggi, ad una Città di 170.000 abitanti.
Grandi opportunità possono aprirsi per la CITTÀ DELLA PIANA con il PNRR a patto:
”che si riesca a costruire una AUTOREVOLE CAPACITÀ POLITICA territoriale in
grado di parlare con un’unica voce; che si riesca a operare una RADICALE RIFORMA DELLA P.A. per trasformarla in uno strumento di sviluppo, che operi per obiettivi, dotandola di amministratori colti, preparati e appassionati, di dirigenti competenti e operativamente indipendenti sia pure nel quadro degli indirizzi politici;
che si riesca a incrementare la PARTECIPAZIONE ALLA VITA PUBBLICA dei cittadini per costruire un’identità, il senso di appartenenza e il senso civico. Coscienti che maggiore sarà la partecipazione di tutti alle scelte pubbliche, minori saranno gli errori e i danni che potranno essere provocati; che ci si indirizzi velocemente verso LA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA, coltivando una “visione” del futuro possibile, condizione raggiungibile solo se un territorio dispone di “visionari”, di risorse umane che uscendo dagli schemi usuali siano in grado di vedere ciò che altri non riescono a vedere e siano capaci di innescare “UN CIRCOLO VIRTUOSO DELL’INNOVAZIONE”.
Una CITTA’ che , fra le tante altre cose, avrà anche la necessità di utilizzare grandi quantità di energia pulita e a basso prezzo per potenziare, migliorare ed espandere le sue produzioni, per essere concorrenziale con le aree economicamente più forti del Paese, e per poter esprimere internazionalmente tutto il suo potenziale e le sue migliori energie umane.
Foci continuando ha detto: ”La nostra idea punta ad una città di tipo intelligente, che sia necessariamente anche un HUB ENERGETICO tale che le sue infrastrutture possano assicurare uno sviluppo economico sostenibile e un’alta qualità della vita mediante la gestione oculata e razionale delle risorse naturali; attraverso la visione, l’impegno e la partecipazione nel quadro del PROGETTO VERDE EUROPEO basato sul principio della TRANSIZIONE ECOLOGICA.
Una città che voglia definirsi intelligente deve però puntare sulla sostenibilità urbana, principalmente nelle infrastrutture delle reti di trasporto, delle reti ambientali (acqua, verde e rifiuti) e particolarmente nelle reti energetiche
Infatti uno dei requisiti indispensabili di questa sfida dipende in misura sempre maggiore da un elemento fondamentale per la vita : L’ENERGIA, che dovrà essere anzitutto risparmiata in tutte le forme possibili ma anche declinata nella produzione di un mix di fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti”.
E ancora Foci ha aggiunto: ”L’obiettivo dovrà diventare per tutti, e per noi già lo è, quello di Promuovere attività produttive nel rispetto della natura con la finalità di concorrere a creare lavoro dignitoso e benessere, estirpare la povertà, rafforzare la pace, estendere le libertà democratiche e i diritti umani di tutti, raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutti i popoli della terra.
L’attuale momento è altamente favorevole per tentare di costruire il nostro riscatto sociale-economico e culturale. E per disegnare l’identità del territorio e della Calabria dobbiamo solo saper cogliere le storiche opportunità che ci vengono offerte dal PNRR da qui al 2026 e, nello specifico del Convegno di Oggi, le opportunità previste in particolare dalla “MISSIONE 2 del PNRR denominata “RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA” nonché dal P.O.N. e dal P.O.R. che dispongono di un’ingente dotazione di fondi europei per il 2021-2027.
Vi sono già pronti quindi tutti gli strumenti legislativi necessari, dotati per la prima volta di straordinarie risorse finanziarie, per fare quello che avremmo già dovuto fare e che non è ancora stato fatto.
E cioè riorganizzazione la Pubblica Amministrazione per renderla più snella, efficiente, dotarla di nuove figure professionali altamente specializzate in gestione di piani e programmi nazionali e europei e che ragioni non in termini burocratici, inseguendo la perfezione dell’atto amministrativo con il timore di azioni giudiziarie da parte della Corte dei Conti, ma in termini di obiettivi concreti da raggiungere e consegnare ai cittadini.
E’ in questi strumenti legislativi e finanziamenti, già esecutivi dal luglio dell’anno scorso, che si giocherà il futuro del territorio, della Calabria e del Sud e il cui giusto e pieno utilizzo darà la misura della nostra capacità di saperci ritagliare il ruolo che ci compete nel Paese.
E’ indispensabile e urgente, però, che la politica e le Istituzioni regionali e locali superino i gravi ritardi e la confusione di un procedere in ordine sparso già pesantemente accumulati e che dettino la direzione e l’agenda da seguire per farci entrare a pieno titolo nella “TRANSIZIONE ECOLOGICA E ENERGETICA”, obiettivo cui non possiamo assolutamente rinunciare pena la condanna all’eterno sottosviluppo .
Per Foci è importante : la decarbonizzazione del territorio e della Calabria; il raggiungimento della totale indipendenza energetica delle PMI agricole, commerciali, artigianali, industriali, della Pubblica Amministrazione e delle comunità locali e l’incremento della produzione di energie rinnovabili utilizzando le cospicue risorse naturali locali.
Infine Foci ha concluso affermando: ”Riteniamo quindi che questo sia il momento giusto, anche partendo dal basso con gli strumenti e le politiche mirate che l’U.E. ci offre, per promuovere l’accompagnamento di cittadini, produttori e Comuni per la costituzione di COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI (CER), con l’obiettivo di diffondere e favorire la produzione e il consumo locale dell’energia.
Ci impegniamo a fare anche la nostra parte costituendo una struttura all’interno del nostro Coordinamento per garantire consulenza e assistenza, per illustrare i servizi e le opportunità che gli Enti, dai Comuni alla Città Metropolitana, dalla Regione ai Ministeri e all’U.E. mettono a disposizione al fine di attuare a livello locale le strategie europee e nazionali per le energie rinnovabili.
Chiederemo inoltre alla Regione Calabria di aggiornare tempestivamente il proprio “Piano Energetico”, affinché preveda al suo interno politiche agevolative e procedure snelle che migliorino insieme sicurezza energetica, riduzione dei costi, che si incentivi il ricorso alle energie rinnovabili, al risparmio e all’efficientamento energetico.
Il PNRR prevede infatti 2,2 miliardi di euro per le comunità energetiche nei comuni sotto i 5000 abitanti, per cui dovremo rimboccarci le maniche anche dal basso, e da subito, per perseguire la sostenibilità sociale e ambientale, per utilizzare al massimo tali risorse.
E lo si potrà fare mettendo insieme Comuni, cittadini e imprese perché siano in grado di poter intercettare i finanziamenti predisponendo tempestivamente i progetti di investimento sulle energie rinnovabili”.
A seguire Paola Brambilla (Ministero della transizione Ecologica), in collegamento on line ha relazionato sul tema:” La Green transizione e gli strumenti di valutazione”.
Per la Brambilla la transizione ecologica deve essere buona per essere vera.
Per questo deve essere: sorretta dalla scienza, economicamente sostenibile e partecipativa.
Infine la Brambilla si è soffermata sul colonialismo del carbonio che ha privato molte comunità locali.
La transizione energetica deve evitare questo.
Nicola De Nardi(CIS Energia Calabria e Patto dei Sindaci-Riduzione costi), ha relazionato sul tema: ”Energetici nei Comuni. Come organizzare una comunità energetica”.
Samuel Furfari (prof. Università di Londra) in collegamento on line ha trattato il tema:
” La politica energetica europea”.
Furfari ha sottolineato che l’energia è vita e il sistema economico gira intorno all’energia.
Non si può vivere in un mondo senza energia.
Nicola Marazzita ha presentato a grandi linee il dossier sull’energia, soffermandosi sui punti cardine per poter invertire la rotta, come per esempio: L’ idroelettrico, offshore e mini eolico, l’agrofotovoltaico, il geotermico, la pirolisi/gassificazione da biomasse e da rifiuti urbani, l’idrogeno e altro ancora.
Infine si sono succeduti gli interventi di : Domenico Cannatà Presidente Consorzi di Bonifica Tirreno reggino; Alessandro Di Stilo , Francesco Laruffa Direttore Consorzi di Bonifica; Pasquale Maino Segretario Confederale CGIL Gioia Tauro; l’ingegnere Antonio Bruzzese; Giovanni Tomaselli della Uil Trasporti e Luigi Ottavio Cordova Editore Corriere della Piana e Vice Presidente Progetto Città della Piana.
Caterina Sorbara