Denocrazia e dintorni
In questi giorni abbiamo visto e “ammirato” qual è il concetto di democrazia del signor sindaco, dott. Michele Tripodi, e del Capogruppo di Rialzati Polistena, ing. Fabio Racobaldo, che hanno in modo chirurgico impedito la lettura dei manifesti di “Polistena Futura” e della Consigliera Rosaria Tropepe affiggendo un loro manifesto con il preciso intento di coprire i nostri. Un atto grave e antidemocratico visto che l’unico intento è stato quello di mettere a tacere la voce del Gruppo Consiliare che mi onoro di guidare, infatti in due postazioni sono stati affissi i manifesti del Gruppo Rialzati Polistena addirittura capovolti. Evidentemente si guardava più ai manifesti da coprire che a quelli da affiggere. Una triste vicenda che rappresenta in minima parte la mancanza di spazi di democrazia nella cittadina di Polistena. Abbiamo la sensazione che il signor sindaco, dott. Michele Tripodi, abbia un concetto della democrazia molto vago e confuso. Non solo della democrazia ma anche delle libertà. Se solo dedicasse il suo tempo a risolvere i problemi della nostra cittadina piuttosto che ESIGERE SPIEGAZIONI da quanti liberamente mettono un “mi piace” sui nostri post farebbe il suo dovere di sindaco. ESIGERE SPIEGAZIONI è un atteggiamento riconducibile ad altre logiche ed altri ambienti e non è certo un atteggiamento che ci aspetteremmo da chi rappresenta l’intera comunità polistenese. Tutto questo è davvero inaccettabile ed è segno inequivocabile di intolleranza verso chi la pensa diversamente. Lo invitiamo, pertanto, ad astenersi da questo “esercizio” poco onorevole e rispettare le persone che in modo aperto e libero la pensano in modo differente.
Voglio ricordare al signor sindaco, dott. Michele Tripodi, che……..
Le donne e gli uomini LIBERI non devono dare spiegazioni per i loro pensieri.
Le donne e gli uomini LIBERI non devono dare spiegazioni per le loro parole.
Le donne e gli uomini LIBERI non devono dare spiegazioni per le loro azioni.
Il Sindaco di Polistena, dott. Michele Tripodi, se ne deve fare una ragione.