Delianuova, incontro su Lorenzo Calogero
Si è svolto a Delianuova, nella sede di Librarsi, un incontro dedicato alla figura e all’opera di Lorenzo Calogero, il grande poeta nato a Melicuccà il 28 maggio del 1910 dove morì il 25 marzo 1961.
L’incontro è stato organizzato congiuntamente dall’Associazione culturale Anassilaos di Reggio Calabria e dall’Associazione Librarsi con lo scopo di rendere omaggio ad una delle voci più alte della poesia italiana del Novecento ancora sconosciuta a molti per quella sorta di destino che sembra accanirsi, talora, su tanta parte della poesia e della narrativa calabrese.
Figura appartata e solitaria, oggetto di derisione nel suo stesso “borgo natio”, Calogero, divenne un “caso letterario” – come il Tomasi di Lampedusa – soltanto dopo la morte.
Ci si accorse allora che il medico-poeta era un poeta degno di attenzione; che “il matto” era un uomo rispettato e stimato da tanti poeti coevi (Montale, Ungaretti) e che la sua poesia – scritta, trascritta con inconfondibile grafia in tanti quaderni neri – era degna di attenzione e della massima comprensione. Il video realizzato da Rosario Cananzi ha consentito al pubblico presente di entrare in punta di piedi nella austera e semplice abitazione del poeta, di vedere la sua scrivania e i muri scrostati o segnati dai cerini coi quali accendeva le sigarette, la macchinetta per il caffè e il letto.
Qui Lorenzo Calogero scriveva e componeva versi, unica forma di comunicazione verso un mondo indifferente; qui egli ha consumato la propria vita, priva di grandi eventi esteriori ma pure intensa e ricchissima interiormente, una vita crudelmente solitaria come spesso è avvenuto per tanti calabresi che non hanno avuto intorno a sé il sostegno morale dell’ opinione pubblica e il conforto degli uomini di cultura rinchiusi in uno sterile narcisismo incapace di slancio. Il poeta Franco Costabile e lo scrittore Zappone – per fare soltanto due esempi citati dallo studioso Santino Salerno che ha preso parte all’incontro – hanno scelto il suicidio per risolvere le contraddizioni della propria esistenza mentre sulla morte di Calogero, peraltro afflitto da numerosi mali, il dubbio non è stato ancora risolto. La sua morte, in ogni caso, creò come si diceva “Il caso Calogero” e l’interesse verso il poeta di Melicuccà produsse la pubblicazione di una prima molto ampia raccolta della sua opera poetica.
Per una valutazione complessiva del ruolo e della funzione della poesia del poeta di Melicuccà resta però – e lo ha sottolineato la Prof.ssa Francesca Neri che ha partecipato all’incontro – il problema di una conoscenza completa ed esaustiva dell’opera di Calogero.
L’acquisizione da parte dell’UNICAL dei testi ancora oggi manoscritti del poeta e le prossime pubblicazioni potranno consentire una più ampia conoscenza dell’artista.
La stessa traduzione in lingua inglese di molta parte della poesia di Calogero ad opera del prof. Taylor – che ha dovuto superare non poche difficoltà per rendere al meglio il dettato calogeriano nella lingua di Albione – indica oggi un rinnovato interesse per il verseggiatore di Melicuccà.
Dopo gli interventi dei Presidenti di Librarsi e Anassilaos Raffele Leuzzi e Stefano Iorfida, che hanno anche introdotto il video realizzato da Rosario Cananzi; il Sindaco di Delianuova Francesco Rossi, ha ringraziato il dott. Leuzzi per il suo impegno nell’ambito culturale e, subito dopo si è soffermato sulla figura del poeta Calogero.
L’evento è stato introdotto dalla responsabile poesia di Anassilaos Pina De Felice, mentre le letture delle poesie di Calogero sono state curate da Silvana La Rocca, Giacomo Marcianò, Pino Papasergio e Daniela Scuncia.
Caterina Sorbara