Il Comune di Gioia Tauro non fa sconti all’ASP
La storia della nostra città racconta di un presidio ospedaliero alle prese con gravi carenze: sterpaglie, servizio ambulanza inefficiente, carenza di personale medico e paramedico in tutti i reparti, a partire dal Pronto Soccorso tenuto in piedi grazie all’abnegazione di pochi medici che lavorano in condizioni molto difficili. Il reparto di Cardiologia è sprovvisto da più di due mesi di un ecografo, mentre il reparto di Radiologia – insieme a quello di Laboratorio Analisi – lavora a singhiozzo a causa dei continui guasti delle macchine sviluppatrici che si surriscaldano anche a causa della mancanza di condizionatori adeguati. Sul punto i vertici dell’Asp, più volte sollecitati, hanno opposto un diniego motivato da presunte ragioni economiche e di contenimento della spesa. Non intendiamo più accettare simili spiegazioni che umiliano il buon senso e l’intelligenza dei cittadini. Se gli organismi preposti non sono in grado, per dolo o colpa, di garantire alla cittadinanza diritti inalienabili come quello alla salute, vorrà dire che l’Amministrazione di Gioia Tauro si farà direttamente carico di coprire almeno le spese ritenute indispensabili per garantire servizi in linea con i paesi occidentali e non da Terzo Mondo. Lo faremo, così come abbiamo già fatto per la pulizia del verde nel perimetro circostante il presidio ospedaliero, anche a costo di incorrere in sanzioni che probabilmente gli esegeti dei tagli ad ogni costo minacceranno di avanzare contro di noi. E lo faremo proprio per dimostrare ai cittadini tutti che l’annientamento dei presidi ospedalieri non è il risultato di una necessità economica bensì il frutto perverso di una precisa e sadica strategia politica che punta a riportare l’Italia indietro di qualche secolo. I burocrati inviati da Roma sappiano che chi serve interessi generali e non le solite logiche affaristiche, non si fa intimidire tanto facilmente. Il dott. Brancati è già partito con il piede sbagliato, caratterizzando il suo lavoro in piena continuità con i suoi fallimentari predecessori. Nel frattempo, visto che a furia di dare credito alle solite promesse si rischia di invecchiare, il Comune di Gioia Tauro ha inteso promuovere la presenza costante di un ufficio interno all’ospedale che vigilerà e monitorerà di giorno in giorno l’evolversi della tante criticità segnalate fino alla definitiva risoluzione. Da oggi non si scherza più. Una grande mobilitazione collettiva e dal basso è oggi più che mai indispensabile per arrestare l’opera di uomini sprovvisti di mandato democratico che attaccano in maniera spudorata capisaldi di civiltà faticosamente conquistati.
Anna Maria Stanganelli
Vice Sindaco
Assessore alla Sanità del Comune di Gioia Tauro