Cittanova, risposta del Sindaco Antico alla proposta di fusione con Taurianova
«Ritengo ancora troppo prematura l’idea di una fusione tra i Comuni
di Cittanova e Taurianova». Questo uno dei passaggi più significativi
della missiva che, nella mattinata di oggi, il Sindaco di Cittanova,
avv. Domenico Antico, ha fatto pervenire al Primo Cittadino di
Taurianova, avv. Roy Biasi, in merito alla proposta di fusione tra le
due municipalità avanzata da quest’ultimo nei giorni scorsi. Di
seguito il testo integrale della lettera.
«Caro Sindaco, ho letto con grande attenzione la lettera che hai
inteso inviarmi nei giorni scorsi, riguardante la proposta di fusione
tra i Comuni di Cittanova e Taurianova. Una missiva i cui contenuti
sono stati oggetto di riflessione e confronto anche con
l’Amministrazione che mi pregio di guidare e a cui proverò a
rispondere senza tralasciare gli stimoli posti dalla tua visione
d’insieme. Le nostre Comunità posseggono, ciascuna con le proprie
peculiarità, storie e caratteristiche ben precise e distintive.
Cittanova ha da poco celebrato i suoi 400 anni di storia: quattro
secoli di vicende straordinarie e significative frutto di un passato
ancor più profondo e suggestivo, autore cristallino di quel bagaglio
culturale di cui andiamo orgogliosi; basti pensare che, solo di
recente, scoperte archeologiche certificate hanno portato alla luce sul
territorio comunale cittanovese una tomba di età magno greca e un muro
difensivo di epoca romana. Un patrimonio che cresce di anno in anno e
si esalta in una miriade di campi: dall’istruzione
all’enogastronomia, dalle produzioni artigianali d’eccellenza
all’agricoltura fino alle meraviglie naturalistiche. Di questo tesoro
– socioculturale, tradizionale, identitario e ambientale – i Cittadini
di Cittanova sono testimoni ed eredi: attenti custodi verso un futuro
ancor più bello e luminoso. Lo stesso ragionamento vale, senza dubbio
alcuno, per i Cittadini di Taurianova: ne è testimone, tra l’altro,
il lavoro eccezionale che in questi anni vi sta consentendo –
amministratori, agenzie educative, terzo settore e mondo delle
professioni – di ottenere riconoscimenti nazionali dal valore assoluto:
il titolo di Capitale Italiana del Libro 2024 è solo l’apice di un
investimento di spessore in cui avete strenuamente creduto per
l’avvenire della città. La Tua missiva, redatta nelle pieghe di
quella visione di territorio che le sfide dell’attualità impongono
agli amministratori più lungimiranti, è indubbiamente rivolta
all’impegno concreto per il governo degli Enti locali in questa epoca
così complessa ed esposta a repentini mutamenti sociali, economici e
normativi. Ho apprezzato molto il tuo accorato appello alla
condivisione di percorsi di crescita nel segno dell’unità
territoriale, della collaborazione fattiva tra Enti e delle sinergie
istituzionali diffuse: una strategia che, senza alcun dubbio, dovrà
coinvolgere tutti per una nuova fase di sviluppo non solo della Piana
di Gioia Tauro, ma dell’intera Calabria. Penso, come te, che per il
futuro si debba guardare con fiducia a percorsi di ampio respiro capaci
di unire le potenzialità dei luoghi, le esigenze dei cittadini, le
ambizioni delle Comunità. Tuttavia, ritengo ancora troppo prematura
l’idea di una fusione tra i Comuni di Cittanova e Taurianova. Le
realtà del nostro territorio, a differenze di altre, posseggono ancora
un forte valore identitario che impone riflessione e confronto sui
grandi temi politici e amministrativi. E, in questo senso, sussiste
sul tema una questione di deficit democratico: la fusione comporta
sempre una riduzione dello spazio della rappresentanza con
l’unificazione dei Consigli Comunali. In secondo luogo, ed è cronaca
dei nostri giorni, abbiamo già toccato con mano le conseguenze
traumatiche delle fusioni “a freddo” tra municipalità: unite per
legge, ma ancor più divise sul piano sociale e identitario. Sono
certo che noi non auspichiamo questo. Infine, sui processi di sviluppo
del territorio permangono ancora grandi interrogativi che chiedono
dialogo e nuovi e circostanziati approfondimenti: fondere a
“freddo” due identità così forti deve trovare motivazioni
profonde e solide, non solo di carattere economico. Per animare un
processo di migliore conoscenza tra le nostre realtà, costruito sulla
qualità e la partecipazione, ritengo opportuno condividere progetti
socioculturali, ambientali e di stimolo economico per il tessuto
produttivo. Oggi, in particolare, le opportunità che provengono dal
PNRR e dai bandi europei dedicati alle aggregazioni temporanee di scopo
per gli Enti locali possono costituire un primo banco di prova per
unire funzioni e servizi che possono essere svolti ed erogati in forma
associata, in un’ottica collaborativa. Su questa prospettiva, è
necessario un confronto pienamente partecipato, aperto alla
cittadinanza e alle sue articolazioni, vissuto nel tempo ritenuto
necessario alla piena comprensione dei processi in atto da parte di
tutti».
Cittanova, 29 luglio 2024