Cittanova, cerimonia conclusiva della VII edizione del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”
Grande affluenza di pubblico per la cerimonia conclusiva della VII edizione del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”, svoltasi a Cittanova (RC) presso il Polo Solidale per la Legalità, il 22 dicembre 2023.
L’evento, organizzato dall’Associazione Cittanova Radici, è stato patrocinato dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, dal Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, dal Sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino.
Per l’occasione, anche il principe Alberto II di Monaco ha concesso il patrocinio e l’utilizzo del logo dei Siti Storici Grimaldi perché il Premio Letterario vuole fare memoria dell’antico centro abitato, Il Fondaco, dove avvenivano scambi commerciali e di mercato tra gli abitanti della Piana degli Ulivi del versante tirrenico e quelli del versante ionico. Intorno a questo Fondaco, a seguito dell’editto del 12 agosto 1618 a firma del principe di Gerace, Girolamo Grimaldi, appartenente ad un ramo della famiglia da cui discendono gli attuali regnanti di Monaco, venne edificato Casalnuovo che assunse, nel corso dei secoli, il nome di Cittanuova, semplificato in Cittanova.
La serata è stata introdotta dalla Presidente dell’Associazione Cittanova Radici, Domenica Sorrenti che ha espresso grande soddisfazione per le numerose opere pervenute anche con temi di grande attualità, di alto spessore umano e culturale.
Sono seguiti i saluti istituzionali del sindaco Francesco Cosentino che ha elogiato l’associazione per il grande contributo dato alla collettività nel mantenere alti i valori del territorio e per tutta l’attività diretta alla promozione della cultura a 360°.
Impossibilitato a presenziare per sopraggiunti impegni istituzionali, il Segretario Questore della Regione Calabria, Salvatore Cirillo ha partecipato all’Associazione la sua vicinanza e ha formulato i suoi auspici per la buona riuscita della serata con una comunicazione scritta che è stata letta ad inizio serata.
“Abbiamo inteso continuare il lavoro avviato nel 2010 dalla Presidente del Premio Letterario, la professoressa Vincenza Dagostino, scomparsa nel mese di aprile di quest’anno, perché i territori si esaltano attraverso la cultura e la valorizzazione delle persone. A queste ultime offriamo la possibilità di trafficare i talenti e di mettere in mostra le qualità umane e artistiche. Siamo coscienti che, se una persona non si sfida, non sa di avere il talento. Con il Premio, abbiamo voluto dare opportunità sia ad autori già affermati e sia a chi si è cimentato in questa competizione per la prima volta, per esprimere le proprie capacità” – ha così affermato la presidente Domenica Sorrenti.
“In questo concorso – ha proseguito il Presidente del Premio Letterario, Antonino Tramontana – le quattro sezioni hanno visto la partecipazione di concorrenti provenienti da diverse parti d’Italia. Le opere ricevute sono state di buon livello e hanno prodotto emozioni intense nei componenti la Giuria, presieduta dall’apprezzata poetessa, professoressa Vincenza Armino, e composta dai professori Antonio Orlando e Rocco Rao, dalla docente Maria Teresa Foci e dallo scrittore e saggista, Natale Pace. Siamo particolarmente soddisfatti perché le opere sono state vagliate con competenza e sono state valutate in modo meticoloso”.
Grande è stato l’entusiasmo tra i vincitori delle diverse sezioni presenti al momento della premiazione.
Sono risultati vincitori per la sezione A, dedicata ad un “Racconto breve”, al primo posto Alessandra D’Agostino con “Noi due insieme”; al secondo posto, Antonino Greco con “Don Littaru”; al terzo posto Emilia Valenzano con “Bambole di pezza”.
Per la sezione B, riservata alla poesia in dialetto Calabrese, al primo posto, Rocco Criseo con “Sugnu to patri”; al secondo posto, Paolo Landrelli con “Puru nui fumma cotrari”; al terzo posto, Angelo Canino, “A giacca i patrima”.
Per la sezione C, riservata alla Commedia teatrale, al primo posto, Medhi Ben Temine con “Il semaforo è rosso”; al secondo posto, Antonella Marrone con “Non ricordo”; al terzo posto, Paolo Pinna Parpaglia con “Rischi d’impresa”.
Per la sezione D, riservata agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, con un racconto breve, una poesia in dialetto calabrese, una commedia teatrale o un lavoro multimediale da svolgere in gruppo classe o singolarmente, si sono classificati: al primo posto Giuseppe Caccamo con il racconto breve “Salverò i bambini”; al secondo posto Anna Maria Tassone con il racconto breve “Era una calda mattina d’estate”; al terzo posto Samanta Mercuri con una poesia in dialetto calabrese “Avi na para i jorna”.
Sono state ritenute meritevoli di menzione, per la Sezione A, Gabriele Andreani con “Ascoltate la biblioteca”; Vito Simone Ruggiero con “Io e il mio angelo”; per la sezione B, Francesco Reitano con “U zurgu”; Domenico Fabiano con “Quantu vali a vita”; per la sezione C, Marco Ciaramella con “Il canto delle coccinelle”; per la sezione D, Emanuele Alimonti con il racconto breve, “In cammino verso Morgana”.
Per dare un imprimatur alle opere vincitrici e a quelle indicate dalla Giuria, è stata allestita un’antologia che ha superato le duecento pagine. Servirà come ricordo, sostegno e incoraggiamento a quanti sentono il sacro fuoco della scrittura che avvampa e brucia l’anima, permettendo loro di vedere là dove l’occhio non arriva.
Come previsto dal bando del premio letterario (www.premioletterariocittanova.it), oltre al premio in denaro, è stato consegnato ai primi tre classificati di ogni sezione, il trofeo costituito da un albero di ulivo stilizzato, in rame su piedistallo di ceramica, raffigurante il nostro logo, opera dell’artista cittanovese Angela Avenoso, trasferitasi per l’insegnamento presso il Liceo artistico Metelli di Terni.
Nel corso della serata, la sezione B del Premio letterario è stata dedicata al professore Giuseppe Antonio Martino, già presidente della Giuria del Premio Letterario.
Il professore, originario di Melicuccà, trasferitosi a Roma per conseguire presso l’Università La Sapienza la laurea in Lettere con una tesi sul poeta Lorenzo Calogero, rimase ad insegnare negli Istituti d’Istruzione Superiore fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta a gennaio di quest’anno.
Per ricordarne la figura carismatica e il fine intellettuale, che aveva sempre mantenuto un profondo legame con le proprie radici, è stata consegnata una targa ricordo nelle mani della sorella e del figlio, venuto appositamente da Roma. In quanto profondo studioso della lingua dialettale, tra le sue opere ricordiamo “Il Dizionario dei dialetti della Calabria Meridionale”.
È seguita la presentazione del libro di poesie in vernacolo di Carmelo Marafioti, “Quant’era bellu tandu”, curato nell’impostazione, nella presentazione e nell’editing da Stefania Crocitti, Domenica Sorrenti e Antonino Tramontana.
Il libro riporta nell’interno, alcune stampe delle opere pittoriche della copiosa produzione di Carmelo, artista che immortala come fossero delle istantanee, momenti di vita e scorci di paesaggi che furono.
Grande apprezzamento ha avuto “L’Albo d’oro” contenente la memoria delle attività dell’Associazione Cittanova Radici, dal 2007 al 2023, un lavoro fatto dagli allievi della terza, quarta e quinta sezione A del Liceo Artistico “V. Gerace”, diretto da Maria Antonella Timpano, grazie alla particolare dedizione della docente di Grafica, Maria Sgambetterra con la collaborazione di Caterina Zurzolo, Eleonora Cesarelli e Caterina Marvaso.
Il liceo artistico, fiore all’occhiello del nostro territorio, è una scuola specifica per chi ha la passione per l’arte, in quanto è capace di far emergere quei talenti che, se opportunamente stimolati, riescono a favorire la capacità artistica e a dare libero sfogo alla creatività e all’ingegno, oggi particolarmente necessari in una società strutturata sulla comunicazione e sulla valorizzazione dei fenomeni estetici.
All’interno della Sala Iozia, visto il periodo natalizio, dalle mani abili del poliedrico membro dell’Associazione, Nino Surace, è stato allestito il presepe, caro alla nostra tradizione cristiana, molto significativo, capace ancor oggi di stupire con il suo messaggio di pace e fratellanza universale.
Hanno arricchito la serata le esposizioni delle due sorelle Greco: Enza dà vita alle pietre grazie all’uso dei suoi pennelli e dei suoi colori; Carmela produce delle vere opere d’arte con i bozzoli del baco da seta, con i fiori e gli scarti delle lavorazioni delle prugne dei frati e delle arance di Terranova Sappo Minulio. Entrambe hanno saputo fare dei loro hobby un’arte.
Gli Intermezzi musicali sono stati curati da Michele Migliorese e Nino Tramontana.
Michele ha rispolverato e riattivato la fisarmonica per recuperare una tradizione musicale di grande valore; Nino ha suonato con la chitarra e ha cantato opere di grande valenza sociale di cui ha scritto testo e musica.
La serata si è conclusa con i tesori fritti calabresi, nel rispetto della classica tradizione natalizia, preparati dalla signora Angelina Siciliano, produttrice delle tipiche marmellate Dodò. Non solo la cultura, ma anche il palato ha avuto la sua parte.
Domenica Sorrenti