Cinquefrondi, incontro: “La cucina al tempo dei Borboni: passeggiata nella storia culinaria del sud”
“La cucina al tempo dei Borboni: passeggiata nella storia culinaria del sud” è stato il tema dell’incontro che si è tenuto domenica scorsa a Cinquefrondi.
L’evento è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione Culturale “Progetto Donna” presieduta dalla dott.ssa Franca Ieranò.
Un’ occasione importante per parlare di cucina e di Sud grazie agli spunti che offre il libro di Bruno Di Ciaccio che segue un percorso storico che parte dai giorni nostri e arriva ai confini, di quello che era il Regno delle Due Sicilie e che racconta gli accadimenti, i fasti, e soprattutto il rapporto con il cibo.
Questo è il cuore del libro: una passeggiata tra i vicoli di una Napoli che tra ‘700 e ‘800 è diventata parte di quella che è oggi, tra nascita di nuove tradizioni e pezzi di storia.
“Abbiamo voluto raccontare –ha affermato Franca Ieranò Presidente dell’Associazione Cinquefrondese-la storia enogastronomica e la cucina vegana, arricchendola con una sfilata di costumi storici”.
“La cucina del periodo francese al Sud -ha dichiarato la Professoressa Natalia Ruggeri- si è mescolata con la cucina meridionale del tempo dei Borboni e oggi ritroviamo piatti che sono la perfetta fusione di ricette francese e meridionali”.
“E’ bene ricordare-ha aggiunto la Ruggeri-che Napoli era una delle tre Città più belle d’Europa, ma nel resto del Regno la gente soffriva la fame”.
Alla manifestazione è intervenuto anche l’Architetto Gianni Fedele che ha illustrato il suo progetto per la rivisitazione costante dei piatti della tradizione, che sono quasi scomparsi ,così come rischia di scomparire la memoria del gusto, dei sapori e dei prodotti primari a base della cucina locale.“
L’idea –ha sostenuto Fedele- è quella di creare un App di promozione e supporto dell’attività e delle famiglie che custodiscono ancora le nostre tradizioni culinarie”.
L’autore del libro ha telefonato in diretta alla Professoressa Ieranò per esprimere il suo ringraziamento per l’iniziativa e per il lavoro di ricostruzione storica che l’Associazione ha voluto intraprendere.
Numeroso ed entusiasta il pubblico presente che, tra l’altro ha molto apprezzato la sfilata dei costumi dell’epoca curata dalla Signora Ruello e messe in scena grazie a Michele Nasso e Caterina Filardo.
Caterina Sorbara