CICLO DEI RIFIUTI: CONTRARI ALLE PRIVATIZZAZIONI Quando la mano sinistra fa finta di non sapere cosa fa la mano destra…
Rimaniamo sconcertati e preoccupati dalle parole del Presidente della Regione Mario Oliverio rese in pubblico dibattito a Gioiosa Jonica, il quale discutendo di rifiuti, ha volutamente ignorato le preoccupazioni del territorio circa i nuovi orientamenti della Regione Calabria per la gestione del ciclo dei rifiuti e di tutti i servizi connessi.
Noi siamo contrari a qualunque strategia di privatizzazione dei servizi, in quanto le procedure avviate in tal senso dalla Giunta Regionale, demoliscono gli sforzi politici ed economici fatti in questi anni da molti comuni calabresi per realizzare la raccolta differenziata spinta sul territorio.
Abbiamo lavorato per promuovere culturalmente la necessità della raccolta differenziata, con le sole nostre forze, investendo in risorse umane e mezzi propri, assicurando la gestione ed il controllo totale pubblico, anche per evitare il pericolo di appetiti affaristici ed infiltrazioni mafiose nel delicato settore dei rifiuti. Come “premio” da parte della Giunta Regionale ci siamo ritrovati un incremento ingiusto ed ingiustificato delle tariffe di conferimento, nonostante la chiusura a tempo indeterminato dell’unico impianto funzionante per lo smaltimento della frazione organica a Siderno.
Ora non possiamo accettare la perentorietà degli indirizzi del “Partito della Regione”, che con l’attuale Giunta a guida Pd, sta dando attuazione ad una legge approvata l’11 agosto 2014, oltretutto durante la precedente legislatura regionale da diversa maggioranza politica.
Pochi giorni fa infatti, tutti i comuni della Calabria sono stati raggiunti da una nota dove si informano i Sindaci che si dovrà procedere, con tanto di schema di convenzione preconfezionato, alla costituzione di ambiti provinciali e sottoambiti per la gestione del ciclo dei rifiuti entro 60 gg. dalla pubblicazione della delibera di Giunta Regionale n. 385 del 13 ottobre 2015, praticamente entro il 23 gennaio prossimo.
Tale scelta per i comuni è obbligatoria in attuazione appunto della legge regionale n. 14/2014, da cui l’attuale Giunta Oliverio non si discosta affatto, anzi ne promuove i contenuti a partire dall’obbligo di esternalizzare i servizi relativi, istituendo pure una tariffazione d’ambito per tutti gli utenti. Le conseguenze economiche, ma soprattutto gestionali, di tale operazione saranno devastanti, in quanto ad ogni singolo comune sfuggirà il controllo diretto sia sulle modalità di erogazione del servizio, sia sugli aumenti delle bollette per i cittadini.
Vogliamo ribadire che il modello delle “comunità d’ambito” partecipate da più comuni, con l’affidamento dei servizi per la raccolta differenziata a società private, società miste o in house, è stato già in passato sperimentato in modo fallimentare. Per la Piana di Gioia Tauro, ad esempio, si ricorderà la vicenda del consorzio Piana Ambiente formato dai 33 comuni, finita in tribunale fallimentare, con un successivo e lungo blocco dei servizi di raccolta differenziata.
Ci opponiamo dunque al disegno del “Partito della Regione”, che non tiene conto nemmeno di quelle molte realtà positive che come Polistena, gestiscono internamente la raccolta dei rifiuti, ed invitiamo tutti i Sindaci a prendere coscienza della gravità della situazione ed a chiedere insieme e con forza la modifica della legge regionale e la revoca di tutti gli atti correlati.
Polistena lì 08/01/2015
Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi