CGIL Gioia Tauro, bene l’attenzione sulla tendopoli di san Ferdinando
E’ importante che in occasione dell’anniversario della rivolta di Rosarno si siano accesi i riflettori sulle condizioni di vita dei lavoratori migranti nella Piana di Gioia Tauro. Questi riflettori però dovevano e devono rimanere sempre accesi tenendo alta l’attenzione su una situazione invariata ormai da anni come peraltro abbiamo denunciato in questi anni assieme al mo0ndo del volontariato e dell’associazionismo.
Riteniamo però importante l’annuncio dello stanziamento di 300 mila euro del presidente della Giunta regionale Oliverio, per noi ancora insufficienti, ma pur sempre un primo importante segnale. Continuiamo a ribadire che sulla tendopoli di San Ferdinando e i ghetti nati in questi anni e sulle condizioni di vita di questi lavoratori c’è stato un non adeguato intervento da parte delle Autorità statali: in questi anni, infatti, a dare un sostegno concreto e costante alle migliaia di migranti presenti su tutto il territorio della Piana sono stati soltanto il sindacato, le organizzazioni no profit e le associazioni. Per questo riteniamo necessario portare avanti ancora oggi la proposta di due anni fa: vengano portate via le tende della vergogna e la Protezione Civile destini i containers sufficienti, soluzione anch’essa provvisoria ma che può garantire un tetto e un riparo dal freddo a tutti coloro che vivono attualmente in condizioni disumane. Anche dal punto di vista dei diritti nel lavoro riteniamo fondamentale che il Consiglio Regionale approvi la legge contro il caporalato. Proponiamo infine che la Prefettura costruisca un tavolo con le organizzazioni sindacali, professionali e il mondo dell’associazionismo alla presenza del Ministro degli Interni Alfano.