C’era una volta il porto di Gioia Tauro

La Uiltrasporti è seriamente preoccupata dalla calma apparente che interessa tutta l’area portuale e in particolare del comportamento irresponsabile che continua ad avere tutto il management del Gruppo Conteship Italia.
In questi mesi si è assistito ad una serie di uscite sulla carta stampata di vari soggetti appartenenti sia al mondo del lavoro e sia a quello politico, entrambi in cerca di una verginità perduta, che hanno attaccato la Mct per non aver presentato un piano industriale e soprattutto per non avere rispettato gli impegni presi.
A tutti loro, vorremmo ricordare che qualche anno addietro come Uiltrasporti abbiamo bocciato una serie di accordi che ritenevamo privi di un serio piano industriale e delle garanzie necessarie per accedere agli ammortizzatori sociali, gli stessi che la MCT ha sfruttato per oltre 5 anni con l’unico obbiettivo di rilanciare il Terminal.
Qualcuno a luglio gridò allo scandalo quando la Uiltrasporti Regionale non firmò l’accordo che sancì i licenziamenti di 377 lavoratori, i quali dopo anni di sacrifici si trovarono: senza lavoro, con le famiglie da mantenere, una serie mutui e finanziare da pagare.
Siamo amareggiati per quanto accaduto ai lavoratori e alle loro famiglie, ma anche se confidiamo nella giustizia, non sarà certamente una sentenza con esito positivo che potrà dare il giusto riconoscimento a quei lavoratori licenziati ingiustamente a seguito di un accordo scellerato, contestato dalla Uiltrasporti e impugnato immediatamente da tutti proprio da tutti.
Il Governo Nazionale e Regionale unitamente all’Autority, all’Azienda e alle Organizzazioni sindacali firmarono un accordo quadro con impegni precisi da parte dei due gestori MSC e MCT a garanzia dell’occupazione e al rilancio del porto di Gioia Tauro, impegno che solo i lavoratori e MSC stanno rispettando, con quest’ultima pronta ad investire sia in termini di container e sia in termini economici, questo è quanto si è detto all’ultima riunione al MIT.
Inoltre, è notizia di questi giorni, il Gruppo Contship sul proprio sito ha pubblicato una lettera riferendosi al terribile incidente ferroviario di Pioltello (Lombardia) di qualche giorno fa nel quale hanno perso la vita tre donne e feriti altre 48 pendolari.
Lo fa non per rendere omaggio alle vittime (fa un breve passaggio) ma con la solita arroganza (ricordate la Sig. Battistello rivolgendosi ai lavoratori del porto disse: “non fate figli non li potrete mantenere”).
Nel comunicato il Gruppo Contship chiede di accelerare gli interventi di ripristino della tratta affinché il terminal intermodale di Melzo (dove ha sede la Sogemar società del Gruppo Contship) non continui a subire ripercussioni che possano minare la competitività verso i mercati del Nord.
È chiaro che l’interesse della Contship non é Gioia Tauro, il tutto si evince sia dalla posizione che il Gruppo sta tenendo dall’inizio della procedura dei licenziamenti ad oggi, sia dall’incapacità gestionale del Management Mct che ha portato ad una rottura delle relazioni Industriali con tutte le ditte di rizzaggio.
Quest’ultime sono costrette a rinunciare alle commesse al fine di vedersi riconosciuto le prestazioni svolte. Alla Dirigenza di MCT chiariamo che non accetteremo l’eventuale utilizzo del personale di bordo, (che tra le altre cose è vietato dalle normative vigenti), ma rivendicheremo l’accordo sottoscritto al tavolo del MIT che prevede la scelta del personale dalla graduatoria dell’Agenzia dove ci sono 377 che aspettano di essere ricollocati. Questi attriti avranno ripercussioni sull’intero sistema portuale, alla luce anche del fatto che, con molta probabilità, per la prima volta dopo 20 di attività la Mct non verserà gli stipendi.
Per le modalità dei licenziamenti fatti, purtroppo, sono saltati quegli equilibri che garantivano una certa serenità ai lavoratori e, soprattutto, la produttività del terminal che per anni ha avuto un ruolo di leadership nel mediterraneo. Come Uiltrasporti riteniamo che la mancata programmazione e l’assenza di un piano industriale reale possa portare gravi ripercussioni in termini di occupazione, stipendi e di operatività del Terminal.
Come Uiltrasporti, infine, chiederemo un incontro urgente al Consiglio dei Ministri alla presenza del Presidente della Regione Calabria,del Sindaco della Città Metropolitana (ricordando a quest’ultimo che Gioia Tauro anche se non ha rappresentanti ricade nella Città Metropolitana) al Presidente dell’Autorità di sistema di Gioia Tauro, affinché si faccia reale chiarezza delle intenzioni che il Governo e le Società che attualmente lo gestiscono hanno sul futuro dello scalo Gioese.

Distinti saluti