Capitale italiana del libro 2024, ecco il logo della candidatura di Taurianova
Sui giornali e nelle tv, nelle piazze social e in quelle di Taurianova: è davvero straordinariamente larga la condivisione della notizia della candidatura della cittadina del Reggino a Capitale italiana del Libro 2024. Parallelamente a questa diffusione massiccia degli obiettivi del progetto presentato nel novembre scorso al Ministero, “La città della Cultura” si intitola, nel Municipio si intensificano le attività operative in vista dell’audizione che gli amministratori avranno – collegati in video conferenza con la commissione ministeriale che valuterà le 5 candidature selezionate – il 31 gennaio, tappa propedeutica alla decisione finale attesa nel mese di febbraio.
L’assessore alla Cultura, Maria Fedele, in vari interventi sulla stampa e in una riunione informale della giunta, in queste ore è entrata nel dettaglio del progetto – che punta alla crescita della biblioteca Renda, alla implementazione degli eventi interconnessi creati in questi anni e ad una migliore comunicazione nei servizi culturali – anticipando, però, anche, l’intenzione di promuovere sin da questa fase un gioco di squadra con la città.
In questa direzione si muove senz’altro la decisione di creare un primo logo, semplice negli elementi stilizzati – che richiamano l’immagine di un libro e la mobilitazione in nome della candidatura – che serva da vessillo sotto il quale concentrare tutte le attività svolte in vista della decisione della Commissione che deve scegliere tra Taurianova, Grottaferrata, San Mauro Pascoli, Tito e Trapani.
Del resto, l’idea di allargare quanto più possibile gli indirizzi amministrativi che riguardano il settore Cultura permea già da tempo le attività svolte dall’assessorato, culminate nel maggio scorso nella scelta di aprire – nella centralissima Piazza Italia – una tensostruttura per portare nel salotto cittadino l’organizzazione della quinta edizione di Taurianova Legge, coinvolgendo scuole, associazioni e librai di tutto il territorio della Piana di Gioia Tauro in uno schema stabile i cui obiettivi, e la volontà di allargarlo, sono stati distribuiti nelle pagine del progetto, trasmesso al ministero e supervisionato personalmente dall’assessore, che l’ha predisposto direttamente con gli uffici comunali del Terzo settore, segnatamente con la bibliotecaria Serafina Grillo.
Proprio la volontà di considerare la candidatura come patrimonio, oltre che vanto, di tutto il territorio – anche di quello extra cittadino – sta animando le attività che vedono impegnato l’assessorato comunale nell’asseveramento di quanto richiesto ora dalla Commissione presieduta da Pierfranco Bruni.
Ma non è solo un lavoro tecnico quello che si sta mettendo in atto in queste ore. La scelta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roy Biasi è quella di coinvolgere compiutamente le scuole, le associazioni, gli operatori del settore – indicati come partner nel progetto presentato – a partire da una riunione convocata nel pomeriggio di lunedì 22 gennaio nella sala consiliare.