Basta aggressioni razziste! Testimonianza di un abitante del campo container di Rosarno (Reggio Calabria).
A questo link un audio in cui un abitante dell’ormai fatiscente campo container di contrada Testa dell’Acqua (Rosarno, Piana di Gioia Tauro) racconta di nuove aggressioni ai danni di braccianti africani. Episodi che si sono verificati anche nella zona adiacente alla vicina ed altrettanto fatiscente tendopoli. E’ uno scenario che periodicamente si ripete, ma davanti al quale chi subisce violenza e intimidazioni non ha intenzione di rimanere in silenzio o immobile, come già in passato non lo è stato.
Se le istituzioni non garantiscono la sicurezza di chi vive e lavora sul territorio, in condizioni già pesantissime di sfruttamento e di disagio abitativo, creati e mantenuti ad arte, saranno i diretti interessati a prendere in mano la situazione. Il Comune di Rosarno, peraltro, ha recentemente negato l’evidenza sostenendo che gli abusi denunciati dai lavoratori africani sulle residenze non sussistono. Ma le residenze per chi vive proprio in quel campo container di sua responsabilità non vengono rilasciate, mentre chi è titolare di protezione speciale riceve un’iscrizione anagrafica valida per 3 anni anziché 10. Come altro definire queste pratiche se non “abusi”, appunto? Lo stesso Comune dichiara poi la disponibilità ad aprire gli alloggi dedicati proprio ai lavoratori delle campagne ma rimasti vuoti per anni, scaricando però la responsabilità dei ritardi sulla Prefettura.
Questo immobilismo non è più tollerabile, come non lo è il razzismo, sia quello delle istituzioni o quello agito nelle strade, due facce della stessa medaglia.
Basta aggressioni e abusi contro i lavoratori delle campagne! Nessuna giustizia nessuna pace.